Chi sale e chi scende in Coppa d’Africa: le migliori e peggiori fino ad ora

Siamo al primo giro di boa della Coppa d’Africa: dopo la chiusura della fase a gironi, sono rimaste otto squadre che attendono di fregiarsi del titolo di campione. Analizziamo in breve quali sono le squadre che fino ad ora hanno ben figurato e chi invece ha deluso le aspettative.

La danza del Congo

SQUADRE IN

La sorpresa più evidente appare senza ombra di dubbio la Repubblica Democratica del Congo: alcuni ottimistici avevano provato a metterla tra le outsider, in grado di andare lontano in questa competizione. Beh, avevano ragione! Trascinata dal momentaneo bomber Kabananga (tre gol in tre partite), la squadra congolese è apparsa in grado di tenere testa a chiunque, e in una manifestazione in cui, da adesso in poi, conta più la vittoria che il bel gioco, può davvero rappresentare una mina vagante. Altra sorpresa in positivo è la Tunisia: pur senza regalare un gioco spettacolare, ha saputo approfittare al meglio delle incertezze avversarie, mostrandosi una squadra concreta e assolutamente spietata, valori che dai quarti in poi possono fare la differenza. Infine possiamo citare il Burkina Faso: squadra che ai più non dirà niente, ma che è arrivata a questa Coppa d’Africa con intenzioni serie. E’ organizzata e hanno buoni giocatori in fase offensiva: non una grande sorpresa la sua qualificazione ai quarti.

Un momento di Senegal-Zimbabwe

CHI HA FATTO IL SUO

Il Senegal ha dimostrato di essere ad ora la squadra più forte: attrezzata in ogni reparto, non ha avuto problemi ad arrivare prima nel suo girone, ed è ad oggi la candidata numero uno a trionfare in Gabon (forse da registrare qualche lieve incertezza in fase difensiva). Camerun, Ghana ed Egitto hanno passato il turno, ma ancora non hanno dimostrato di poter arrivare fino in fondo: da qui in poi possono solo migliorare (in particolar modo il Camerun). Una particolare citazione a Zimbabwe e Guinea Bissau: erano le squadre più vituperate a inizio stagione, ma hanno messo più cuore e grinta di tutte le altre messe insieme. Se dovessero riuscire nell’impresa di trovare qualche buon giocatore nelle generazioni future, ed un allenatore capace, potrebbero sorprenderci in positivo: l’importante è non perdere l’entusiasmo.

La delusione di Bensebaini

SQUADRE OUT

Al primo posto impossibile non citare l’Algeria, la grande favorita per molti: nonostante giocatori come Slimani e Mahrez (entrambi due gol messi a segno), l’Algeria si è dimostrata troppo fragile e distratta; nonostante i cinque gol messi a segno in questa Coppa d’Africa, non ha mai dato l’impressione di riuscire a portare a casa l’incontro, e torna meritatamente a casa, dove si trova anche il Gabon. I padroni di casa si sono mostrati troppo Aubameyang-dipendenti, e dietro di lui si è celato il nulla. Non basta vestirsi di giallo blu per essere definiti “il Brasile d’Africa”, serve anche giocare da Brasile. Ultima, ma non ultima, la detentrice del titolo, la Costa d’Avorio, forse sopravvalutata da molti, non ha fatto valere il blasone creato negli ultimi 15 anni, orfana anche dei suoi giocatori di maggior talento quali Drogba e Yaya Touré, accumula solo due tristi punti contro Togo e Congo. Se questa è la strada, non li vedremo in quel di Russia 2018.

Cuper, c.t dell’Egitto

IL FUTURO

I quarti di finale scatteranno questo sabato alle ore 17 (forse!) con Burkina Faso-Tunisia e Senegal-Camerun alle 20. Il giorno dopo se la vedranno (sempre ai soliti orari) Congo-Ghana ed infine Egitto-Marocco. Tante le domande che circondano gli amanti della Coppa d’Africa: riuscirà il buon Hector Cuper a portare a casa una coppa? Il Senegal dimostrerà di essere la più forte? Oppure Ghana e Camerun, che finora si sono un po’ nascoste, riusciranno a dare spettacolo? E i magici Congo e Burkina Faso? Ci vediamo sabato.

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