Francesco Totti #10 : una magia che durerà in eterno?

Il numero 10 è divino poiché perfetto, in quanto riunisce in una nuova unità tutti i principi espressi nei numeri dall’uno al nove. Per questo motivo è anche denominato cielo, ad indicare sia la perfezione che il dissolvimento di tutte le cose. Tutto ciò per il fatto che contiene tutte le possibili relazioni numeriche. Nel calcio, la sua importanza risulta esser tale solo guardando l’emozione negli occhi dei bambini. Capaci di associare tale numero ai loro campioni preferiti e a ciò che loro vorrebbero sulle proprie maglie. Sia nel futuro e, perché no, anche nel momento in cui entrano in campo con le loro squadre di quartiere.

A Roma, dopo Giuseppe Giannini, questo numero magico è stato indossato da un giovane ragazzo romano di Roma, Francesco Totti. Le divise negli anni hanno cambiato colore, stile, sponsor e addirittura stemmi. In tutto ciò, il ragazzo di Porta Metronia non si è mai distaccato dall’iconica maglia che lo ha consacrato a livello mondiale.

“Un numero importante che deve fare la differenza. Non è semplice da indossare”. Furono queste le parole del capitano giallorosso nei riguardi delle due cifre che, per una vita, ha portato sulle spalle con sopra il suo nome. Ora, a pochi giorni dalle parole del neo DS Monchi, a sancire il capolinea del Francesco Totti giocatore, inizia a circolare l’amletico dubbio se ritirare o meno la maglia numero dieci.

Un dilemma che, nell’ancora -non ce ne vogliano i disfattisti- romantico mondo del pallone, si ripresenta ogni qual volta un grande #10 di appendere gli scarpini al chiodo. Da Baggio a Brescia a Del Piero con la Juve, passando per Maradona nel Napoli e addirittura Tavano ad Empoli. Corsi e ricorsi storici, dunque, che fanno chiacchierare tifosi ed addetti ai lavori. Quasi, a volte, più interessati al destino di una maglia che ad omaggiare degnamente una carriera, o una storia d’amore, che tramonta.

Il problema fondamentale, operando una sintesi estrema, è fra il non assegnare più tale numero e il continuare a stamparlo sulle spalle giallorosse.  Ovvero fra il consegnarlo, per certi versi quasi confinandolo, in eterno ad un giocatore che ha fatto la storia dell’AS Roma, che è la storia dell’AS Roma. Di contro, comunque, tale scelta priverebbe tanti piccoli calciatori del sogno di arrivare a vestire, in futuro, una maglia così profumata di gloria. Come detto, peraltro, nelle prime righe di questo articolo. Una decisione che solitamente spetta alla società. Ma, in tale speciale circostanza, l’impressione è che molta importanza l’avrà il parere di Francesco.

Non disponendo dell’onniscienza, non sappiamo come andrà a finire la querelle. L’auspicio, naturalmente, è che ne escano vincitori Totti e la Roma. Nella speranza che, prima o poi, esca fuori un altro talentuoso giovanotto in grado di dare almeno la metà di quanto dato ai colori giallorossi da Francesco. Che, col #10, ha fatto tanta, tantissima storia…

 

Matteo Occhiuto – Emanuele Giubilei

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