Se le partite di Serie A fossero… dei Pokémon!

Avreste mai pensato che si potessero paragonare partite di Serie A e Pokémon? No? Beh, sinceramente neanche noi. Eppure ecco qua. Oggi scegliamo un mostriciattolo creato da Nintendo, che sta invadendo le nostre normali esistenze grazie all’app PokémonGO, per rappresentare e in qualche modo sintetizzare la partita del settimo turno del nostro campionato, prima della sosta Nazionali.

Udinese – Lazio: Magikarp, Abra. Pokémon di tipo psico per una partita interessante, molto vivace e ricca di occasioni. Anche se inizialmente le occasioni create dalle due squadre non venivano finalizzate. Poi però la Lazio ipnotizza l’Udinese e si impadronisce del campo in tutto e per tutto. Prima Immobile di testa al 27 del primo tempo, poi Keita al decimo della ripresa e di nuovo Immobile sanciscono il difinitivo 3-0. Abra, Kadabra, Alakazam: Udinese sedato e bisognoso di svegliarsi per ripartire. E la prossima per i friulani è contro i campioni d’Italia. Iachini riuscirà a schioccare le dita per svegliare i suoi ragazzi da questo sonno ipnotico?

Empoli – Juventus: Hitmonchan. Pokémon di tipo lotta. E quella al Castellani è stata proprio una lotta. Senza esclusione di colpi. L’Empoli è riuscito a stare in partita con una grande attenzione e una grande organizzazione, soprattutto difensiva. La Juventus ha fatto fatica, nonostante le occaisoni le abbia avute. Ma ha trovato sulla strada una grande Skorupski che ha compiuto una serie di grandi parate e la traversa, che ha fermato Khedira. Poi però l’incontro si è risolto sotto i colpi di “Hitmonchan” Dybala e “Hitmonchan” Higuain. Il primo al 65′ sblocca se stesso e il match. Due minuti più tardi Higuain con un sinistro potentissimo e preciso trafigge nuovamente il portiere dell’Empoli e al 70′ su retropassaggio sbagliato di Zambelli il pipita mette per terra l’estremo difensore dei toscani e sigla il definitivo 0-3. Gancio destro, gancio sinitro e pugno all’altezza dello stomaco. DIN DIN DIN!! Empoli KO e 3 punti per la Juve.

Atalanta – Napoli: “Bulbasaur, Charmander o Squirtle?”. Se la nostra vita è fatta di scelte, questa è una di quelle. Non decidere dalle medie in che superiori andare. Non decidere quale università frequentare dopo il diploma. Non decidere se continuare gli studi dopo l’università o andare a lavorare. La scelta più difficile della nostra vita era tra questi tre Pokémon ad inizio gioco. Si sudava freddo quando si trattava di scegliere uno tra Bulbasaur, Charmander e Squirtle. E la partita di oggi è una scelta: è merito dell’Atalanta se il Napoli non è praticamente mai stato pericoloso? O demerito dei partenopei?. Beh, diciamo che non è mai un principio “aut-aut”, “o-o”, per dirla in termini filosofici kierkegaardiani. Merito dell’Atalanta e demerito del Napoli. I bergamaschi vincono 1-0 con gol di Petagna all’8′. Il Napoli domina il palleggio, ma non arriva mai ad essere veramente un pericolo. E quando arriva a concludere o non centra lo specchio o Berisha para. Una giornata no può capitare, e siamo solo a inizio campionato. Certo, andare in pausa con una sconfitta non è mai bello. Però c’è tempo per recuperare. Ah, complimenti all’Atalanta per l’organizzazione in campo.

Milan – Sassuolo: Snorlax. Pokémon che nel caro vecchio e compianto Game Boy Color si trovava addormentato davanti all’ingresso di una grotta: lo si svegliava solo suonando il piffero. Questo non per dire che la partita sia noiosa. Anzi tutt’altro. Solo che i gol subiti dalle due squadre sono principalmente per delle amnesie. Primo gol di Bonaverntura con deviazione sfortunata di Acerbi al minuto 9. Al minuto 10 sciagurato retropassaggio di Abate e gol di Politano. Poi Donnarumma si addormenta invece che rinviare e l’autore del gol sassolese gli scippa il pallone in area: il 99 del Milan gli da una spallata, ma per l’arbitro non è rigore (ci poteva stare). Nel secondo tempo entra Niang per Luiz Adriano (era in campo nel primo tempo il brasiliano?). Niang è il piffero del Milan. Si perchè poi il Sassuolo nel giro di due minuti segan prima con Acerbi su una clamorosa dormita difensiva, poi raddoppia con un gran triangolo Pellegrini-Defrel-Pellegrini, con quest’ultimo che manda al bar Gomez con una finta e insacca. Poi Niang suona il piffero e allora il Milan si sveglia. Percussione in area del francese, contatto con Antei da dietro e calcio di rigore (generoso, molto generoso). Bacca trasforma. Poco dopo su una ribattuta da un calcio d’angolo la difesa del Sassuolo non esce in fretta e Locatelli di controbalzo col sinistro spara un bolide sotto l’incrocio dei pali e fa 3-3. Passano pochi minuti e su un cross dalla sinistra di Niang sul secondo palo Paletta in terzo tempo svetta su Letschert dormiente e insacca il definitivo 4-3. In pochi minuti il Sassuolo si è addormentato, forse per la stanchezza della trasferta europea. Onore ai ragazzi di Di Francesco, che hanno anche da recriminare per alcuni episodi arbitrali sfavorevoli.

Torino – Fiorentina:  Pikachu. Partita elettrica, come il mostriciattolo della Nintendo emblema del gioco. Le due squadre sono in palla. Gioco veloce, tanti inserimenti dei centrocampisti, e occasioni da gol. La partita si sblocca con un’azione di Iago Falque che recupera il pallone a centrocampo sulla destra (forse con fallo?), si invola verso la porta Viola e all’ingresso in area fulmina Tatarusano sul secondo palo. Poi la Fiore ha occasioni. La partita rimane vivace. E il secondo tempo si conferma sulla falsa riga del primo. Benassi raddoppia al 60′ (che errore Tomovic). Poi la Viola ci prova, ma con molta confusione. Babacar saetta Hart con una grande incornata, però non basta a parare i fulmini granata. Toro ammazza grandi.

Roma – Inter: Articuno. Pokémon raro per una partita di una bellezza rara. Occasioni da una parte e dall’altra. Non c’è un attimo di respiro, partita fantastica. Raro, appunto, vedere un match così intenso fino all’ultimo minuto. Ritmi elevati, parate stratosferiche dei due portieri. E quanto palle gol. Alla fine la spunta la Roma, passata in vantaggio grazie a Dzeko dopo 5 minuti (che partita il bosniaco). Poi nel secondo tempo Banega pareggia con un gran gol, finta in area su De Rossi e poi spiazza il portiere. Ma Manolas, dopo una grande prova difensiva, aggiusta la partita per i giallorossi con un colpo di testa deviato anche da Icardi che trafigge un incolpevole Handanovic. Handanovic che poi compie un miracolo su Dzeko tenendo in gara l’Inter. Ma a nulla vale. Però che partita ragazzi…

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