Feliz cumpleaños al difensore più forte del globo: Sergio Ramos

Uno stacco aereo vi seppellirà di blanco!

Leggenda narra che nell’afa torrida di Camas, il pequeño Sergio sia nato alle 23:59. Era il 30 marzo 1986, un’altra epoca, se pensiamo che a dominare le claffiche musicali europee erano i Queen e i Duran Duran.

Ma corriamo in pressing sui tempi. Epica calcistica ha voluto, ventotto anni dopo, che quel minuto spaventosamente focoso pesasse come un macigno sulle sorti dell’eurozona.

24 maggio 2014, Lisbona, Estadio da Luz, Atletico ammutolito.

E trovatemelo voi un altro difensore due volte campione d’Europa con il Real Madrid, ma anche due volte campione d’europa e una campione del mondo con la Spagna.

Sergio ha dovuto montare tre altre mensole sull’armadio dei suoi trofei.

Ma dico io, trovatemelo voi, uno stopper al caviale che ha segnato in due finali di Champions League, goal da nock out, tra l’altro. Paolo Maldini, for example, si è fermato a uno.

E poi, oltre Totti, esiste un altro fuoriclasse che ha una certa confidenza con il cucchiaio dagli undici metri: con grosso successo addirittura, vedi la semifinale di Euro 2012 e la Copa del Rey da ex a Siviglia. Sergio Ramos è il difensore più forte del mondo.

Prototipo del marcatore ultra-contemporaneo, numero quattro del futuro, capitano glamour si, ma dagli attributi marcati. Appena arrivato ai blancos nel lontano 2005 venne aspramente criticato. Il pubblico del Bernabeu non accetta performance sotto il 30 e lode, e lui, ancora acerbo, si era fermato al 25.

Ma negli anni è cresciuto fisicamente, psicologicamente e tatticamente. Si può dire che ha raggiunto quasi la perfezione.

Filosofi e poeti avrebbero venerato il Sergio

Immanuel Kant si sarebbe perdutamente innamorato di questo assatanato regista difensivo. Le merengues dormono sonni tranquilli con il suo totem piantato sulla retroguardia, e sanno che da un momento all’altro il suo morso letale può colpire. Nel giorno del suo trentunesimo compleanno è un poeta amorosamente arcigno ad omaggiarlo. Insieme a noi amanti del futbol spaccacuore, doverosamente.

La voce a te dovuta, Pedro Salinas 

Tu vivi sempre nei tuoi atti,
con la punta delle dita
sfiori il mondo, gli strappi
aurore, trionfi, colori,
allegrie: è la tua musica.
La vita è ciò che tu suoni.

 

Annibale Gagliani


 

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