Lazio, caso tamponi: si torna alla Corte di appello federale della FIGC

Il ricorso da parte di Lotito e del suo staff medico è stato respinto anche in terzo grado. Le violazioni ci sono state. Sono indubbio le irregolarità del protocollo per le norme anti-Covid, per l’assenza della comunicazione all’ASL dei casi positivi e del mancato isolamento dei contagiati, ma soprattutto per aver schierato in campo due giocatori positivi al virus. La condanna è di 12 mesi di inibizione al presidente Lotito e ai medici incriminati, con l’aggiunta di 200 mila euro di multa alla società. Il fronte unito della FIGC sul caso, è dovuta dal fatto che il protocollo anti-Covid sia stato stilato per permettere la ripartenza del calcio in Italia. Queste misure dovevano e devono tuttora essere seguite alla lettera. La Lazio non lo ha fatto.

L’unica cosa sulla quale Lotito può sperare è una riduzione della pena. Sanzione che preclude al momento al presidente della Lazio ogni incarico federale.

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