Rivelazioni schock dell’ex Sampdoria: “Non ho ricevuto lo stipendio, non c’erano prospettive”

Mohamed Ihattaren, centrocampista della Juve in prestito alla Sampdoria, è stato il caso degli ultimi mesi: non ha mai toccato il terreno di gioco e ora è tornato in Olanda per riprendere in mano la sua carriera. Durante una lunga intervista rilasciata al Telegraaf ha dato la sua versione dei fatti, come riportato da TMW.

Sull’addio alla Sampdoria: “Sono partito a causa delle circostanze che si sono create lì. Non ho ricevuto uno stipendio, ho chiamato il team manager e mi ha detto ‘paghiamo ogni due mesi’. Non è successo e tutto questo ha iniziato ad irritarmi. Non ho giocato, non lo stavo facendo, non c’erano prospettive e allora ho chiamato Raiola.”

Mohamed Ihattaren

Sull’arrivo alla Sampdoria: “Quando sono arrivato alla Sampdoria, non c’era nessuno tranne il team manager. Poi ho visto delle persone in giacca e cravatta e ho detto ‘questi sono i dirigenti, pezzi grossi’. Non so, avrebbero potuto essere anche tassisti, non avevano idea di chi fossi. E l’allenatore (D’Aversa, ndr) non sapeva neanche che fossi mancino.

Il momento dell’addio: “Dopo che avevo deciso di tornare in Olanda, mister D’Aversa mi ha chiamato per dirmi che sarei stato titolare la partita dopo. Non avevano mantenuto nessuna promessa a Genova e non gli ho creduto. Avevo perso ogni tipo di fiducia.”

Sulle condizioni fisiche: “Ho fatto una risonanza magnetica al ginocchio tre volte, di cui una ad un’ora e mezza da Genova. Non so perché. Ogni volta non c’erano danni, stavo bene e volevo allenarmi, ma sembrava che non mi capissero o non volessero farlo. Mi sembrava di essere in vacanza, nel gruppo c’era irritazione per questa mancanza di lucidità e ho anche litigato con Candreva, sebbene rispetti molto la sua carriera“.

Simone Borghi

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