Milan, i quotidiani non lasciano scampo dopo il Feyenoord: il giudizio sul big è pesantissimo - LaPresse - rompipallone.it
Dopo il pesante tonfo di ieri sera in Champions, i principali quotidiani nazionali non usano parole al miele per i big rossoneri
Siamo appena al 19 febbraio e il sogno europeo rossonero è già arrivato ai titoli di coda: tra Zagabria e Rotterdam il Milan di Conceicao butta alle ortiche una qualificazione agli ottavi che era praticamente in tasca, lasciando l’amar in bocca a tutti i tifosi rossoneri.
L’eliminazione nel doppio confronto contro il Feyenoord è solo l’ennesima tappa di un cammino isterico, nervoso e continuamente altalenante, enfatizzato dall’atteggiamento autoritario ma non autorevole di Conceicao, il quale fatica ancora ad avere in pugno lo spogliatoio e che non sembra ancora pronto per guidare un club come il Milan. Al netto del portoghese però, è inaccettabile per un club e per una rosa come quella rossonera uscire contro una squadra incerottata, rimaneggiata e alla quale 10 giorni fa hai tolto il simbolo, centravanti e miglior giocatore: qualcuno dovrà assumersi le responsabilità di questo tonfo e i principali quotidiani hanno già trovato il loro colpevole.
Uno dei turning point della partita però è sicuramente l’espulsione per doppio giallo presa da Theo Hernandez, uno per un fallo per strattonamento su una leggera amnesia difensiva, l’altro per una simulazione inaccettabile a questi livelli e in un partita in cui il Milan sembrava pronto ad azzannare gli avversari, tramortiti da San Siro e dal gol “pronti, via” di Santiago Gimenez.
Secondo la Gazzetta dello Sport, per l’ormai ex capitano rossonero potrebbe essere in arrivo una multa, segnale del fastidio societario e dell’ormai intolleranza agli atteggiamenti del francese, le cui prestazioni sembrano rimarcare i suoi tagli di capelli: sempre diverse, sopra le righe, a tratti sbiadite e inconsistenti.
La stagione di un giocatore non si giudica, ovviamente, da un solo errore, per quanto grave e pesante anche dal punto di vista economico, causando una perdita di undici milioni di euro ai rossoneri. Theo però è reduce da sette mesi molto al di sotto dei suoi abituali livelli: dal cooling break contro la Lazio alle vicende extra campo, dall’episodio del rigore di Firenze agli errori in Champions, dalle dichiarazioni contro Fonseca alle panchine contro Genoa e Verona.
In mezzo, anche le voci di un’offerta da quaranta milioni da parte del Como, che, secondo la proprietà comasca, sarebbe stata accettata dal Milan ma declinata dal calciatore per via delle coppe europee: segnali di addio, voglia da parte di entrambi di cambiare aria.
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