Nei primi anni 2000 il giocatore del Chievo Eriberto, che in realtà si chiamava Luciano, protagonista della squadra allenata da Del Neri fu accusato di aver barato sull’età per arrivare in Italia e giocare in Serie A. Le accuse erano fondate e così Eriberto ritornò ad essere Luciano. La situazione potrebbe ripetersi per due giovani fratelli protagonisti del nostro calcio.
Hamed Traore, 20 anni, centrocampista del Sassuolo, e Amad Diallo, 17 anni, attaccante dell’Atalanta. Il tutto nasce da un’indagine della Procura di Parma che ha portato all’accusa di “falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” per cinque ivoriani, tra questi anche il padre dei due giovani giocatori di Sassuolo e Atalanta, per il momento ascoltati come “persone informate sui fatti”.
Uno dei protagonisti della vicenda ed indagato nelle indagini denominate “piccoli elefanti”, Giovanni Drago, dichiarò di essere che con la complicità di altri suoi connazionali, avrebbe consentito l’ingresso irregolare in Italia di cinque giovanissime promesse del calcio ivoriano, alcune delle quali sarebbero state ingaggiate in società di calcio professionistico”. Tra queste, appunto, i fratelli Traore.
Le due società al momento sembrano non essere assolutamente a conoscenza della cosa ed anzi sarebbero una delle parti lese nella vicenda.
This post was last modified on 10 Luglio 2020
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