Spareggio scudetto: la decisione ufficiale della FIGC

AC Milan's Italian head coach Stefano Pioli (Top C) and AC Milan's players celebrate during the winner's trophy ceremony after AC Milan won the Italian Serie A football match between Sassuolo and AC Milan, securing the "Scudetto" championship on May 22, 2022 at the Mapei - Citta del Tricolore stadium in Sassuolo. (Photo by Tiziana FABI / AFP) (Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

La Serie A è pronta a ripartire con una grande novità. A partire della prossima stagione, infatti, lo Scudetto verrà assegnato tramite uno spareggio in caso di arrivo a pari punti di due squadre (con i calci di rigore, senza tempi supplementari, in caso di parità nei 90’). Ad ufficializzare la novità è stato il Consiglio Federale, dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni.

Non solo questa la novità ufficializzata. Infatti, è stata resa definitiva anche la regola delle cinque sostituzioni (con la sesta aggiuntiva in caso di gare con tempi supplementari).
Nel caso dello spareggio, qualora fossero tre le squadre ad arrivare prime a pari punti, una classifica avulsa determinerebbe chi si deve giocare lo spareggio.

L’unica volta in cui il titolo di Campione d’Italia fu determinato tramite uno spareggio risale al 1964. In quella stagione, a giocarsi lo Scudetto furono Bologna e Inter, con i felsinei che si imposero per 2 a 0 sui nerazzurri.

Sono state approvate anche le date dei campionati per la stagione 2022/2023:

• Serie A – 14 agosto/4 giugno;
• Serie B – 13 agosto/19 maggio;
• Serie C – 28 agosto/23 aprile;
• Serie A femminile – 27 agosto/28 maggio;
• Serie B femminile – 18 settembre/28 maggio;
• Dilettanti – 4 settembre/maggio.

Il Consiglio ha approvato le disposizioni per le partecipazioni delle seconde squadre delle società di Serie A al campionato di Serie C. La scadenza delle eventuali domande di ripescaggio è fissata al 19 luglio. In conclusione, è stato definitivamente allineato il Regolamento Agenti FIGC al relativo Regolamento del CONI, con particolare riferimento all’art.22 che investe l’istituto della domiciliazione.

Alessio Nicolosi