BERGAMO, ITALY - DECEMBER 20: The arch with the logo of serie A is displayed prior the Serie A match between Atalanta BC and AS Roma at Gewiss Stadium on December 20, 2020 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)
La sessione invernale di calciomercato si è chiusa nella giornata di ieri alle 20, a parte rare eccezioni. In Serie A sono stati pochissimi i movimenti di mercato rilevanti, infatti solo nelle ultime ore si è mosso qualcosa nelle due sedi del nostro calciomercato (Milano e Roma). Tuttavia il dato che emerge è preoccupante: in Italia si sempre meno.
Infatti la Serie A ha centrato un record negativo storico: il campionato italiano è uscito dalla top ten dei campionati che spendono di più. Se è effettivamente troppo complicato stare al passo della Premier, sembra incredibile che la Serie A sia scivolata così in basso.
Infatti sono solamente 15 i milioni spesi dalle italiane a gennaio rispetto ai 30 milioni della Spagna, i 130 della Bundesliga ed i 160 della Ligue 1. Senza parlare della Premier, che ha speso circa 800 milioni secondo La Gazzetta dello Sport.
Il trend sembra essersi stabilizzato: i grandi campionati del passato, come Liga e Serie A, si sono impoveriti dopo aver perso le loro posizioni di vertice. Pensiamo all’interesse del Bournemouth, squadra da zona retrocessione, per Zaniolo e capiamo l’antifona.
Gli investimenti delle società si sono ridotti al minimo e l’unico modo per provare a tenere il passo europeo sembra essere quello delle plusvalenze, reali o fittizie che siano. A meno che la vera bolla non sia in Premier. Ai posteri l’ardua sentenza.
Enrico Coggiola
This post was last modified on 1 Febbraio 2023 11:00
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