Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha svelato un retroscena legato al suo acquisto del club biancoceleste e su Berlusconi (LaPresse - Rompipallone)
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha raccontato un retroscena sul suo acquisto del club e sul perché abbia preso questa scelta.
Dal lontano 2004 ormai il presidente della Lazio è sempre Claudio Lotito. L’Imprenditore romano in questi anni è sempre stato molto attento ai bilanci della sua società e se per molti questo può essere un pregio, una certa parte di tifoseria chiede da tempo al numero uno del club che si spinga oltre cercando di investire maggiormente in sede di calciomercato.
Il patron della Lazio nelle ultime ore ha parlato anche molto del suo passato nel corso di un’intervista nella quale ha raccontato anche un retroscena molto curioso che fa luce su alcuni particolari risalenti al momento in cui ha deciso quasi venti anni fa di entrare nel direttivo della Lazio.
Recentemente il patron della Lazio, Claudio Lotito, ha concesso ai microfoni di Radio Serie A un’intervista nella quale si è raccontato molto anche dal punto di vista personale. In primis il patron biancoceleste ha affermato di essere un tifoso laziale fin da quando era un bambino di cinque anni. La decisione di acquistare il club è stata quindi molto importante e sentita per lui. Ma quale fu la causa che lo portò ad investire in una società che in quel momento era in grandissime difficoltà economiche? Una chiamata dell’allora patron del Milan, Silvio Berlusoni.
Queste le esatte parole di Lotito che raccontano questo retroscena: “Berlusconi mi chiamò e mi disse che ero l’unico in grado di risolvere i problemi della Lazio. Nel 2004 il club aveva una situazione contabile spaventosa, con 550 milioni di debiti. Tutti pensavano che fosse una sfida impossibile. Per me invece era una sfida al limite e per questo mi intrigava. Alla fine l’ho accettata”.
Lotito racconta quindi di essere stato convinto da Berlusconi che per lui è sempre stato un grande amico a compiere questo gesto. Per lui forse sarebbe stato più facile lasciare fallire il club e prenderlo senza un euro di debiti, come ha ammesso. La tentazione di vincere questa sfida è stata però troppo forte per lui. Ancora oggi, spiega, il numero della Lazio è al lavoro per ripianare questa situazioni economica deficitaria.
This post was last modified on 25 Marzo 2024 17:46
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