Rafa Leao e la rivelazione su Paulo Fonseca: l'esterno lusitano parla anche del nuovo allenatore e degli obiettivi futuri (Ansa Foto) - Rompipallone
Rafa Leao e la rivelazione su Paulo Fonseca: l’esterno lusitano parla anche del nuovo allenatore e degli obiettivi futuri
Rafa Leao rompe il silenzio e si racconta in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. L’esterno rossonero, in questo inizio di stagione, è stato senza dubbio tra i più bersagliati e criticati dai tifosi ma anche dagli addetti ai lavori. Prestazioni sottotono, indolente in campo, spesso relegato in panchina da Fonseca anche a causa del suo atteggiamento e dell’essere poco disciplinato tatticamente.
Il suo talento si è visto a sprazzi, come d’altronde quasi sempre accaduto nelle sue stagioni in rossonero. In casa milanista è ora iniziato un nuovo corso, sempre a tinte lusitane, con Sergio Conceiçao nuovo leader in panchina. Ed è arrivato anche il primo trofeo stagionale.
“Da Riad l’immagine più forte riguarda i festeggiamenti del gruppo al gol di Abraham” ha ammesso l’esterno che ha elogiato anche Sergio Conceiçao. “Ha portato energia e una nuova mentalità” ha spiegato il numero 10 ammettendo come grazie a ciò il Milan è riuscito a vincere la Supercoppa Italiana.
Qualità che, spiega Leao, si sono viste contro sia contro la Juve in semifinale che contro l’Inter nell’ultimo atto del torneo. Il lusitano ha spiegato come anche chi era in tribuna abbia dato il suo contributo alla squadra da infortunato, un messaggio per tutta la rosa. “In ogni gara è onore e responsabilità indossare questa casacca“.
Leao ha svelato anche le intenzioni per il futuro. “Al Milan sto bene, speriamo anche per il futuro” ha aggiunto prima di elogiare Ibrahimovic, definito “una persona troppo importante ed un esempio” che trasmette a tutti i calciatori ciò che serve per vincere.
Per Leao impossibile, poi, non tornare su Fonseca. “Nulla da dire sulla relazione calciatore-allenatore anche se abbiamo dovuto risolvere alcune situazioni” ha spiegato, sottolinenando come abbia provato a fare il suo lavoro e contestualmente tutti hanno provato a dare il massimo ma non ha funzionato.
Una piccola frecciata quando ha ammesso che si sarebbe aspettato una spiegazione per le tre panchine di fila: una situazione che – ha svelato – l’hanno fatto arrabbiare da un lato e caricato dall’altro. Ha poi infiammato i tifosi del Milan. “La cosa più importante è vincere un trofeo di squadra, conquistare la Champions è la mia prima ambizione“. E chissà che non possa farlo con la maglia rossonera indosso.
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