Batosta Milan, parole pesantissime prima dell’Inter: rossoneri distrutti

Batosta Milan, parole pesantissime prima dell'Inter: rossoneri distrutti (LaPresse) - Rompipallone.it

Situazione complicata in casa Milan: arrivano parole molto pesanti poco prima dell’Inter in Coppa Italia, ecco cos’è stato dichiarato.

Il Milan si sta preparando per affrontare l’Inter, questa sera, in Coppa Italia in occasione della semifinale di ritorno. In palio c’è il passaggio alla gara finale della competizione ma non solo. La stagione dei rossoneri non è andata secondo le aspettative e il pensiero riferito pubblicamente è stato in tal senso netto.

Milan, il pensiero è chiaro: dichiarazioni nette a ridosso della Coppa Italia

In tanti hanno parlato della stagione del Diavolo, ma tra gli altri l’argomento è stato affrontato anche da un ex di livello. Questa mattina ha infatti parlato della stagione dei rossoneri e di quanto visto finora in campoRuud Gullit ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’.

Le sue parole sono state decisamente pesanti, tanto che non sono passate inosservate e si sono rivelate come lo specchio di una stagione molto complicata per il club che prima è stato allenato da Fonseca e poi è stato affidato a Conceicao.

“Se il Milan vuole salvare la stagione – ha dichiarato l’ex rossonero – deve vincere la Coppa Italia. Perché è un trofeo e perché apre le porte dell’Europa League, che al momento sono chiuse. Lo so che parlando di titoli quest’anno è arrivata la Supercoppa italiana ma quella è stata una sorpresa e non dico che sia già stata dimenticata, ma è isolata, è un ricordo”.

“I tifosi non sono felici – ha sottolineato l’olandese – non sono contenti del gioco della squadra. Un po’ come succede al Chelsea, un altro club al quale sono affezionato, anch’esso in mano a proprietari americani e che al momento è in cerca del proprio Dna”. E non è finita qui.

Gullit e il pensiero sul Milan: le parole sono una sentenza pesantissima

Gullit ha anche riferito: “Sono stato a San Siro prima di Natale per la partita col Genoa ed è stato orribile, orribile. Il milanista fatica ad accettare questa realtà, non la riconosce”.

“Parlavo di Dna perché è fondamentale ritrovare la tua essenza, il gioco che fa parte della tua identità”. Poi sul tecnico arrivato a stagione in corso: “Conceiçao è un buon allenatore ma è arrivato in un momento difficile. Prendere una squadra a metà stagione è sempre complicato. Ha avuto un colpo di fortuna a vincere la Supercoppa, nessuno se l’aspettava”.