Niente più “pezzotto”, la Guardia di Finanza fa tremare migliaia di utenti

Niente più "pezzotto", la Guardia di Finanza fa tremare migliaia di utenti (LaPresse) - Rompipallone.it

Nella giornata odierna, a Roma, è andata in scena una conferenza stampa di grande importanza riguardante l’uso del “pezzotto”: la Guardia di Finanza ora fa tremare migliaia di utenti.

Nella giornata di oggi – mercoledì 14 maggio presso il Salone del Coni di Roma – la Guardia di Finanza ha tenuto un’importante conferenza stampa contro l’uso del “pezzotto”. Sistema ancora troppo diffuso in Italia. Il metodo illegale e pirata, utilizzato per accedere abusivamente a contenuti televisivi a pagamento, crea danni a chi detiene, nel mondo dello sport ma non solo, i diritti televisivi di determinati eventi. Ma anche alle stesse società che perdono migliaia di euro ogni anno a causa di questa organizzazione.

La Guardia di Finanza sta perciò già da tempo combattendo contro questo sistema in tutto e per tutto illegale che è ancora purtroppo radicato nel territorio italiano. Non è un caso che anche oggi, insieme a ‘DAZN’ e ai massimi esponenti del calcio italiano, sia stato messo in luce tutto il lavoro svolto giorno dopo giorno fin qui e che siano state al tempo stesso anche esposte tutte le novità in materia.

A presenziare e a spiegare per filo e per segno quali sono i rischi dell’utilizzo del “pezzotto” sono stati il Generale di Brigata della Guardia di Finanza, Gaetano Cutarelli, e il Tenente Colonello della Guardia di Finanza, Roberto Missione. Migliaia di utenti hanno inevitabilmente drizzato le antenne: adesso si rischia davvero grosso.

La Guardia di Finanza espone i rischi del “pezzotto”, ‘DAZN’ promuove la legalità di un intero sistema: le parole di Lotito in apertura

Il Senatore Claudio Lotito ha parlato, in apertura della conferenza stampa, per combattere l’uso illecito di un sistema che non ha nulla a che vedere con la legalità e con la bellezza dello sport. Ha perciò dichiarato: “Quella relativa all’anti-pirateria è una norma molto attesa. Ed è stata più volte rivisitata, il Generale lo sa perfettamente”.

“La pirateria – ha aggiunto – non è malcostume. Ma è criminalità che danneggia il calcio italiano. I diritti tv muovono cifre vicine ai 300 milioni all’anno. Quindi questa pirateria toglie risorse alle società. Migliaia di posti di lavoro. E taglia investimenti sui settori giovanili”.

“La pirateria uccide il calcio. E come tale va contrastata senza contraddizioni” ha spiegato e ha poi aggiunto: “Per questo è stata varata la norma di cui sono stato portavoce, l’AgCom ora potrà chiedere ai siti internet di tagliare subito lo streaming pirata, un intervento che avverrà entro 30 minuti, tempistiche che sono all’avanguardia a livello europeo”.

“Non si scappa più, la gente lo deve capire e questo è il messaggio che deve essere trasmesso. Tolleranza zero, non c’è più storia per i furbi. Da oggi non si scherza più”, ha concluso Lotito.

Anche la Lega Serie A contro il “pezzotto”: le parole di Luigi De Siervo sono state chiarissime

Luigi De Siervo, amministratore delegato di Lega Serie A, ha parlato in occasione della conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio a Roma per volere della Guardia Di Finanza in accordo appunto con la Lega Serie A e con ‘DAZN’. De Servio, dal canto suo, ha dichiarato: “Stiamo alzando il livello, chiunque usi il pezzotto in Italia lascia una traccia indelebile“.

Dopodiché ha spiegato: “Queste persone vengono poi individuate, convocate in caserma dalla Guardia di Finanza e gli viene contestata la violazione. Pagano la prima multa, che è una sorta di cartellino giallo: alla seconda la sanzione sale a 5 mila euro. Nessuno può essere tranquillo. I numeri sono impressionanti”.

“E riguardano tutti i ceti sociali. Non ci sono neppure differenze di età. È un fenomeno diffuso, di mancanza della cultura della legalità. Grazie alla legge, riusciremo a portare un beneficio non solo al calcio. Ma anche a tutta l’industria culturale del nostro Paese, che obbliga anche chi vende i prodotti a pagare il prezzo degli abbonamenti. Se pagassimo tutti, pagheremmo meno”, ha concluso l’ad della Serie A che ha anche da parte sua voluto porre l’attenzione su un problema delicato che sta creando non pochi danni alle società e al calcio in generale.