Terremoto Italia in arrivo (LaPresse) - rompipallone.it
Ennesimo disastro per l’Italia, che capitola in Norvegia per 3-0. Spalletti e Gravina sul banco degli imputati. E ora l’ipotesi di un nuovo terremoto è più viva che mai.
Come un deja-vu. O meglio, come un incubo in cui siamo ricaduti, ancora una volta. E l’aspetto preoccupante è che, 342 giorni dopo la disfatta con la Svizzera, questa Italia sembra non aver ancora toccato il punto più basso. La strada verso il Mondiale 2026 si fa in tremenda salita, con una pendenza da vertigini. La Norvegia ci surclassa nel primo tempo con il tridente Haaland–Sorloth–Nusa. Le gare incoraggianti disputate in Nations League sono più lontane che mai. La Nazionale è di nuovo nel tunnel e ora lo spettro del terzo Mondiale sfumato grava sulle spalle di Donnarumma e compagni.
Inesistente, inerme e senza cuore. La sintesi perfetta di quella che è stata la non-performance dell’Italia, arrivata a concludere verso la porta difesa da Nyland (incornata innocua di Lucca) solo a pochi istanti dal triplice fischio. L’impressione è che non ci sia via d’uscita a questo momento storico della nostra Nazionale. E le responsabilità non possono che essere addossate in primis a Luciano Spalletti e Gabriele Gravina, rimasti al proprio posto dopo il pessimo Europeo ed ora di nuovo a rischio.
In base a quanto rivelato da “La Gazzetta dello Sport”, i due si sono incrociati negli spogliatoi dell'”Ullevaal Stadion” di Oslo. Un breve colloquio da cui non è scaturito nessun esito particolare, se non la conferma del ct anche per la partita di lunedì sera contro la Moldavia. Ma è inevitabile che qualche riflessione di più vada fatta. Presumibilmente un summit più approfondito tra le parti si svolgerà dopo la gara di Reggio Emilia.
Il quesito principale del rendez-vous tra Spalletti e Gravina sarà il seguente: vale la pena proseguire con il progetto in corso? O in tal modo si rischia di alzare a tre il conto dei Mondiali senza Italia? Per il momento, il ct non si sbilancia e si auto conferma.
“Si va avanti con questo gruppo, è la migliore soluzione. Poi parlerò con Gravina di tutto, sull’intenzione che ho e sulle scelte che ho fatto e farò. Non mi sento solo, ma anche se lo fossi sono io il responsabile”, ha affermato l’ex tecnico del Napoli nel post partita. Ma arrivati a questo punto, mettersi in discussione appare tutt’altro che una decisione poco saggia.
This post was last modified on 7 Giugno 2025 9:37
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