Juve e Inter su Hjulmand: c’è un falso mito che va sfatato

Juve e Inter su Hjulmand: c'è un falso mito che va sfatato - ANSA(foto) - Rompipallone.it

Quando è sbarcato nelle dolci e ventose terre salentine, nessuno avrebbe mai pensato che quel ragazzone biondo, proveniente da un club di seconda lega austriaca, avrebbe scatenato l’interesse delle big italiane. Eppure, eccoci qui.

Nel mare magnum del calciomercato estivo, fatto di nomi altisonanti e milioni che si spostano con una facilità disarmante, spesso si tende a dimenticare quanto sia importante il ruolo di un mediano silenzioso, in grado di far legna nel punto nevralgico di una squadra: il centrocampo.

Se poi quel mediano mostra anche sottovalutate qualità da regista, non è troppo sbagliato dire che chi si aggiudica Morten Hjulmand si aggiudica un vero e proprio jolly. Inter e Juve mica si muovono a caso.

Hjulmand: molto più di un semplice mediano

Ma chi l’ha detto che un mediano non può verticalizzare? Chi ha introdotto il mito che il solo compito associato a questo ruolo sia mordere caviglie e sradicare palloni?

Il calcio si è evoluto, i tempi di Nereo Rocco sono lontani e, nell’anno domini 2025, un centrocampista deve saper coniugare più qualità. Un polistrumentista applicato al calcio.

Hjulmand non avrà di certo rubato la scena con dribbling ubriacanti e giocate funamboliche (non è nemmeno suo compito), ma chi ha avuto modo di vederlo all’opera in maniera profonda ha compreso quanto apprezzabili siano le sue qualità di regista.

Dalla sua ascesa con il Lecce alla sua totale affermazione con lo Sporting Lisbona, il danese ha mostrato come, alle sue capacità di recupera-palloni, sappia abbinare comprensione dei tempi di gioco e buone verticalizzazioni. Insomma, un direttore d’orchestra che non disdegna il camicione a quadri del boscaiolo.

Questa capacità di rompere le linee avversarie e avviare la transizione offensiva si coniuga a una buona intelligenza tattica (che non guasta mai) e, di conseguenza, a una buona capacità di costruire il gioco. Mica ci si può affidare sempre ai lancioni, eh.

L’interesse di Juve e Inter

Società del calibro di Juve e Inter, di certo, non si muovono a caso e, se Hjulmand è finito nel mirino di queste ultime, qualcosa vorrà pur dire.

Secondo fonti del calibro di Alfredo Pedullà e TMW, la Vecchia Signora sarebbe rimasta particolarmente colpita dalle qualità del danese. Danese che non disdegnerebbe un ritorno nel Bel Paese e avrebbe già dato il suo assenso al progetto di Igor Tudor.

Sappiamo bene come trattare con le società portoghesi sia particolarmente complesso e questa trattativa non si preannuncia facile. Il club di Lisbona parte, infatti, da una valutazione di circa 50 milioni di euro. Tanti, davvero tanti. Forse troppi, nonostante le qualità importanti del calciatore.

Vedremo come si evolverà la trattativa e se la Juve deciderà di affondare. Quel che è certo è che le qualità del danese stanno venendo a galla. Il nostro campionato sta riscoprendo molto faticosamente la costruzione del gioco e la gestione del possesso: in questo contesto, le qualità di Hjulmand potrebbero rappresentare una risorsa a dir poco preziosa.