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Kevin Lasagna, la storia di un ragazzo che non molla mai

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La storia che state per leggere è veramente particolare e incredibile allo stesso tempo, molto diversa da quelle che si sentono di solito in un mondo del calcio oramai troppo raccomandato. Immaginatevi un ragazzo di 22 anni che gioca in Serie D, il basso stipendio di quella categoria lo costringe addirittura a fare tornei serali per arrotondare. Dopo caterve di gol nelle serie minori arriva la chiamata che non ti aspetti, direttamente dal Lumezzane in Lega Pro, salvo poi scaricarti per puntare su giovani promesse della Serie A. Chiunque al posto del giovane (ma non giovanissimo) calciatore non avrebbe continuato a coltivare questo sogno, chiunque si sarebbe arreso. Ma non Kevin Lasagna.

GLI INIZI – Già, il suo cognome fa pensare terribilmente ad un ambiente culinario, ma il ragazzo nato a San Benedetto Po nel ’92 ha saputo tappare le bocche dei simpatici umoristi a suon di gol: dopo due grandi anni in Promozione (con la maglia della Governolese, 22 centri), viene acquistato dal Cerea Calcio 1912 dove, nel campionato di Eccelenza, mostra le sue qualità segnando 7 reti in 35 presenze. Questo notevole rullino di marcia, all’esordio in quella categoria, vale al ragazzo la chiamata dell’Este in Serie D. Ecco, qui Kevin trova perfettamente la propria dimensione mettendo a segno addirittura 21 reti in 33 presenze, un bottino niente male per un giocatore alle prime armi.

DAI SOGNI ALLA REALTA’ – Ovviamente il rendimento spaventoso del ‘buon’ Lasagna tra i Dilettanti non passa inosservato, molte squadre si interessano a lui, tra cui il Carpi del ds Cristiano Giuntoli (ora al Napoli, ndr). Gli emiliani, al tempo alla seconda partecipazione della propria storia in Serie B, decidono di dare un’opportunità al ragazzo con quel cognome tanto strano quanto simpatico. Kevin viene messo alla prova da Mister Castori, d’altronde non è facile compiere un doppio salto di categoria in pochissimi mesi, ma ne esce vincitore: acquistato dagli emiliani per 75.000 euro (bizzeffe verrebbe da dire…) il giovane mantovano viene subito inserito in prima squadra. Dopo un’estate piena zeppa di preparazione dura (la Serie B non è certo la Serie D) Kevin esordisce in cadetteria in Crotone-Carpi e serve a Poli l’assist per il gol del definitivo 1-1. Il 15 novembre successivo arriva il primo squillo con la maglia del Carpi, nonché la prima rete tra i professionisti, contro il Cittadella, tra l’altro alla sua maniera: contropiede veloce e botta di sinistro a battere l’estremo difensore avversario. Da qui in poi il ragazzo, complice anche l’infortunio di Jerry Mbakogu, trova sempre più spazio nell’attacco del Carpi (che nel frattempo dominava gli avversari andando a prendersi una clamorosa promozione in Serie A) fino al culmine della splendida doppietta contro il Vicenza, che lo fa finire sui giornali più importanti d’Italia. La stagione finirà nel migliore dei modi per Kevin: 5 gol e 2 assist in 30 partite, e promozione in Serie A agguantata.

L’APOTEOSI – Qui si torna al presente, il Carpi durante la sessione estiva del calciomercato chiude la porta in faccia a diverse società interessate al promettente attaccante (Palermo e Cesena su tutte) e decide di puntare su di lui anche nel primo storico campionato nella massima serie italiana. Lasagna esordisce in Serie A il 23 agosto 2015 a Marassi nella sconfitta per 5-2 della propria squadra contro la Sampdoria, il ragazzo, quasi sconosciuto, non parte quasi mai titolare ed entra spesso a partita in corso nel girone di andata. Qui arrivano le prime critiche: “Il Carpi non può puntare su giocatori del genere in Serie A”, e ancora, “Lasagna non era neanche da Serie B, figuratevi che figura può fare ora”. Ma la carriera di Kevin insegna molto, moltissimo, e lo dimostra il 24 gennaio 2016 a San Siro contro l’Inter: la corazzata nerazzurra è in vantaggio per 1-0 quando, al 92′, un lancio permette all’ex Este di controllare il pallone e scaraventare all’angolino un grande mancino, Handanovic battuto e clamoroso 1-1 del Carpi. Da qui in poi è un’escalation di emozioni e gol pesantissimi: dopo aver punto l’Inter (squadra del suo cuore tra l’altro) Kevin si ripete contro Fiorentina, Roma e Verona prima di segnare un gol di fondamentale importanza nell’1-0 della propria squadra contro l’Empoli di lunedì scorso. C’è una curiosità, quasi un record in tutto questo: Kevin Lasagna è il terzo giocatore in Europa ad aver segnato più gol da subentrato, 5, meglio di lui solo Lewandoski del Bayern Monaco e Grosicki del Rennes.

Tutto quello che avete appena letto può sembrare il racconto di un film, eppure è tutto vero e ben documentato. La storia di Kevin Lasagna è questa, un’incredibile carriera da poter raccontare a figli e nipoti, un messaggio di speranza per chi ancora sogna il grande salto, un calcio alla raccomandazione. E se il Carpi riuscirà davvero a portare a casa la salvezza, beh, ne vedremo delle belle.

Matteo Casella

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