Federico Ricci: respira piano per non far rumore

Quando nasci (sportivamente parlando) nella A.S Roma hai solo uno scopo: essere come il Pupone. Perchè anche lui è passato di lì, anche lui ha fatto la tua stessa trafila, e guarda adesso cosa è diventato. Poi certo, nessuno sarà mai come lui, non ne tornerà un altro da quelle parti, magari migliore… ma provare cosa costa?

Ci sono due fratelli in quella squadra: sono i gemelli Ricci, sono identici e hanno entrambi la faccia del bravo ragazzo, un po’ da cicciobello. Ma guai a considerarli dei bambolotti: non sai di cosa sono capaci. Hanno entrambi una buona mira, corrono ovunque. Uno si chiama Matteo, gioca a centrocampo, l’altro è Federico, ed è un’ala.

federico-ricci-romaNella squadra di De Rossi Senior tutti si accorgono di loro due: il primo è il Grosseto, che si assicura per un anno le prestazioni di Matteo, ma vuoi i terremoti in società, vuoi una squadra abbastanza mediocre, vuoi i cinque allenatori diversi che lo sballano qua e la, il biondino non lascia il segno che avrebbe voluto, e comincia un peregrinaggio tra Pistoiese, Carpi, Pisa (dove si è fatto valere e non poco) e adesso Perugia, una serie B che decisamente è alla sua portata e che lo può sicuramente far risalire più in alto nel panorama italiano.

Federico invece rimane in quel di Trigoria; non fa proclami, rimane in silenzio, sa che il suo momento arriverà. Il destino dei giovani talenti in Italia è finire in prestito in serie B, se va male in C. Federico lo sa, e resta in attesa. Il primo squillo glielo regala Rudi Garcia, negli ultimi minuti della partita contro l’Atalanta: Fede respira, ha 19 anni, questo è l’odore della serie A, di chi ci è riuscito.

federico-ricci-italiaSi fa due anni a Crotone, il Crotone spettacolo di Juric, con Budimir e Torromino compagni di reparto. Un mix di talento ed esperienza, una goccia di follia, e il Crotone vola in A. Federico sa che non è finita qua, la Roma lo rivuole indietro. Ma Garcia non c’è più, e Spalletti non lo vede. La quotazione del fantacalcio è bassa: se non lo prende nessuno, quest’anno sarà buttato via. Il calciomercato continua, tutti lo vogliono ma nessuno se lo accaparra. Federico resta in silenzio, sa che il suo momento arriverà. Ha già provato cosa vuol dire indossare la maglia azzurra dell’under 21, chi vuole sa cosa riesce a fare questo ragazzo. Sa che non si arrende, che non tira indietro la gamba, che salta l’uomo con facilità, che ha un bel tiro.

L’occasione si chiama Sassuolo, una squadra di serie A, un mercato di esposizione per i giovani talenti, un allenatore che li valorizza, una vetrina chiamata Europa League. Ci sarà da sgomitare, ci sarà da sudare più che in cadetteria. Ma Federico Ricci non è qui per chiacchierare, o per farsi fotografare. Testa bassa, correre. Il suo momento è dietro l’angolo. In attesa che il suo gemello lo raggiunga a questi livelli, Federico sa cosa deve fare.

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