Gaudio e tripudio in Europa League: il Siviglia non la vincerà!

 

 

Nella partita di ieri, in quel di Lione, qualcuno c’è rimasto male: contro il Siviglia si poteva tentare la fortuna. Era difficile, ma non impossibile. Un nuovo stadio, tifosi vicini, squadra attrezzata, il miracolo era apparecchiato. Ma si sapeva che sarebbe stata un’impresa, e l’Olimpique non ce l’ha fatta. Poco male, perchè se nella triste città francese si è andati a letto delusi, nella sponda biancorossa di Siviglia, ma soprattutto in buona parte dell’europa calcistica che conta di meno, si è fatta festa.

Il Siviglia, qualificato agli ottavi di Champions League, elimina ogni possibilità a Vitolo e compagni di gioire per l’ennesima volta, e non potrà vincere la quarta Europa League consecutiva. Stasera, tra alcune deluse di Champions (come lo stesso Lione, oppure Beşiktaş, Tottenham…) e solide realtà europee (Schalke, Manchester United, Zenit…) si tira un gran sospiro di sollievo, sapendo che le proprie possibilità di vincere qualcosa, quest’anno, aumentano.

Forse si riuscirà anche nell’impresa di non vedere ancora una volta una finale di Supercoppa europea tra spagnole! (a meno che l’Athletic Bilbao non faccia sorprese).

Insomma, per chi guarda il calcio in maniera spassionata e obiettiva, questa grande equità appare come una libidine coi fiocchi di jerrycalana memoria.

CHE FILOTTO DI VITTORIE!

Ci potrà riprovare il prossimo anno il Siviglia, squadra che ha vinto ben cinque Europa League negli ultimi 11 anni, combattendo battaglie epiche che molti di noi hanno ancora negli occhi. Ultima in ordine cronologico la pazza finale di Basilea contro il Liverpool. Ma non solo: ben due derby in finale contro Espanyol (gara drammatica vinta ai rigori) e Athletic Bilbao (vittoria più agevole per gli andalusi), una stranissima finale contro il Dnipro, e altre guerriglie che hanno portato ai noti successi, come le semifinali contro lo Schalke 04 del 2006 e il derby (un altro) contro il Valencia nel 2014,  turni superati entrambi all’ultimo respiro.

Sampaoli può stare tranquillo: nel caso dovesse vincere la Champions, nessuno gliene farà un dramma, e le straordinarie eredità di Juande Ramos e Unai Emery sarebbero più che salve.

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