Premier League, la lettera del calciatore gay: “Vivo un incubo, il calcio non è pronto”

Gioca in Premier League ed è gay ma ha paura di fare coming out, se non in anonimato.

Ed è così che un noto calciatore del massimo campionato inglese, tramite una lettera aperta indirizzata ai vertici del calcio inglese e a tutti i tifosi fa il suo anonimo coming out. Dice di vivere in un incubo, vorrebbe dire la verità ma ha paura della reazione del mondo del calcio che, secondo lui, non è ancora pronto ad accettare l’omosessualità di uno dei suoi protagonisti. Ecco il testo della lettera.

“Da bambino tutto quello che volevo era fare il calciatore. Alla fine ci sono riuscito, ma c’è qualcosa che mi rende diverso dalla maggior parte dei giocatori di Premier League. Sono gay. E persino scriverlo in questa lettera è un grande passo per me. Ma solo i membri della mia figlia e un ristretto gruppo di amici è al corrente della mia sessualità. Non mi sento ancora pronto a condividere questa cosa con i miei compagni di squadra o con il mio allenatore. È complicato.

Passo la maggior parte del mio tempo con quei ragazzi e scendiamo in campo come una squadra. Ma qualcosa dentro di me, mi rende impossibile essere onesto con loro al riguardo. Spero un giorno di poterlo fare. Per quanto il calciatore sappia di essere un privilegiato economicamente, la sua situazione resta complicata. È un incubo, giorno dopo giorno. Ho il terrore che dire la verità renda le cose ancora peggiori. E il mio cuore ogni tanto mi dice che dovrei fare coming-out, ma la testa mi dice ‘perchè rischiare?’. La verità è che credo che il calcio non sia ancora pronto per i coming-out. Ci sono ancora troppi pregiudizi”

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