
L’episodio aveva fatto il giro del mondo social e non solo: parliamo dell’accesa lite tra Ghali e Salvini durante il derby di Milano di domenica scorsa. I due, che già in passato avevano avuto delle questioni, non se le sono mandate a dire.
Andiamo con ordine: l’episodio è avvenuto in tribuna stampa a San Siro domenica scorsa. Al gol dell’1-1 del Milan, che sembrava inizialmente essere di Tomori, il noto rapper ha esultato alzandosi in piedi. Subito dopo, però, si è rivolto al leader della Lega, a cinque metri di distanza, dicendogli qualcosa di troppo.
Inizialmente Salvini non ha reagito, salvo poi alzare i pugni al cielo ed esclamare qualcosa. A far rientrare la situazione ci hanno pensato gli steward. Ad assistere alla scena anche Paolo Maldini.
Oggi, tuttavia, tramite un post Instagram, Ghali ha voluto spiegare la situazione a tutti. Ecco il testo del post:
Sono andato allo stadio per tifare la mia squadra del cuore, lo stesso cuore che mi ha portato ad agire d’impulso.
Non ho assolutamente fatto pace con Salvini e non mi sono mai pentito delle parole che gli ho detto durante il derby.Io sono per la pace, ma pace non si può fare con chi ogni giorno fa guerra ai più deboli portando avanti politiche razziste e di odio, con chi fa soffrire e morire la mia gente.
La pace si farà quando ammetterà i propri errori, quando risponderà delle sue azioni, quando racconterà la verità al suo popolo e smetterà di creare disinformazione, usando l’immigrato come capro espiatorio dei problemi dell’Italia.
Questa storia della pace tra me e Salvini è una bugia mediatica.È questa la vera violenza, non una verità urlata in faccia.
Ora dice che mi offrirebbe un caffè, ma allo stadio ha cercato di farmi cacciare dal mio posto invano.
La mia non è politica, è pre politica, si parla di umanità.
I miei non sono insulti, sono solo l’ennesima segnalazione urlata e frustrata verso il responsabile di innumerevoli ingiustizie.Ho firmato quella t-shirt solo perché sapevo che sarebbe finita a suo figlio, essendo mio fan, nella speranza che un giorno, crescendo, potrà farsi delle domande e avrà voglia di vivere in un’ Italia diversa da quella voluta da suo padre.
In fondo anche io ho preso delle scelte diverse da mio papà, so che può succedere.
This post was last modified on 13 Novembre 2021 15:32
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