Plusvalenze Juve, caos in casa bianconera: escono le prime intercettazioni

TURIN, ITALY - APRIL 21: Fabio Paratici, Pavel Nedved, Andrea Agnelli and Federico Cherubini lokk on during the Serie A match between Juventus and Parma Calcio at Allianz Stadium on April 21, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images )

Juventus nel caos. E’ di ieri la notizia delle nuove indagini a cui la società bianconera è sottoposta. Il motivo si trova in plusvalenze fittizie e gonfiate al fine di salvare il bilancio, falsando però quest’ultimo.

Si aggiunge però un nuovo capitolo alla storia, fino a ieri si aveva solamente la motivazione delle indagini, data dallo stesso pubblico ministero di Torino:

“avuta espressa conferma in merito alla “gestione malsana delle plusvalenze”, voce di ricavo caratteristica della gestione sportiva, talvolta utilizzata quale autentico strumento “salva bilanci”, cioè in modo distorto“.

Nella giornata di oggi si aggiungono al fascicolo alcune intercettazioni telefoniche che sono, ovviamente, materiale d’inchiesta per la procura.

«Siamo una macchina ingolfata. Proprio gli investimenti oltre le previsioni del budget e gli ammortamenti e tutta la m. che sta sotto che non si può dire»

“Hanno chiesto di fa’ plusvalenze, dovevi fa’ plusvalenze e facevi plusvalenze“.

“Sì, ma non era solo il Covid e questo lo sappiamo bene!”

“Quella carta famosa tecnicamente non deve esistere, lo sai bene” riferendosi a delle retribuzioni di Cristiano Ronaldo

Queste alcune parole captate dagli investigatori in alcune conversazioni tra Agnelli e Paratici.

Una condotta, quindi, che non era solo opera del manager ma era ben supportata anche dai vertici più alti della società.

Questo infine, fino a questo momento, il resoconto delle indagini:

“Sin dai primi accertamenti, sono emersi indizi precisi e concordanti per ritenere che i valori sottesi ai trasferimenti in questione non siano stati oggetto di una fisiologica trattativa di mercato ma che si sia di fronte a operazioni sganciate da valori reali di mercato, preordinate ed attestanti ricavi meramente “contabili”, in ultima istanza fittizi”.

Ora sotto la lente d’ingrandimento della prefettura come indagati non solo Fabio Paratici. Ci saranno anche Pavel Nedved, Marco Re, Stefano Bertola e Stefano Cerrato ( entrambi chief financial officer ) e il presidente Andrea Agnelli.