Inzaghi si confessa, dal rapporto con Calha all’evoluzione di Dumfries: l’intervista

Simone Inzaghi in poco meno di mezza stagione si è preso l’Inter complice un gioco dinamico e spumeggiante in cui tutti gli interpreti sono liberi di esprimersi secondo le proprie caratteristiche.

Negli ultimi minuti il tecnico nerazzurro si è raccontato in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, in cui sono presenti molti spunti sui singoli, l’intervista:

-Barella:

“Barella? Nicolò è un grandissimo giocatore e uomo: lo testimonia il rinnovo, diventerà una bandiera dell’Inter. Sente la maglia addosso, ha una grande disponibilità verso tutti. Sono molto contento di allenarlo”.
Inzaghi Inter Intervista

Il rapporto con Calhanoglu e l’importanza del gruppo

-Calhanoglu:

Abbiamo pensato subito a lui dopo l’incidente di Eriksen. Mi ricordo che ero in vacanza, ero tre giorni a Ponza con la mia famiglia e miei amici: sono stato più tempo al telefono con Hakan (Calhangolu, ndr) che con loro. Però secondo me era il giocatore Ideale. Abbina quantità e qualità”.

-Dumfries:

 “La sua fortuna è il fatto che ci sia De Vrij in squadra, nell’inserimento lo ha aiutato moltissimo. Anche noi dello staff cerchiamo di migliorarlo ogni giorno, deve continuare così. In quel ruolo abbiamo un altro grande giocatore, Darmian: ha fatto una prima parte di stagione strepitosa”.

-Dimarco:

“Io lo chiamo Dimash, come i suoi compagni. Mi incuriosiva conoscerlo, è stata una grandissima rivelazione. E’ un giocatore tecnico, intelligente, capisce il gioco al meglio e la posizione funzionale: secondo me farà molto bene”.

-Dzeko:

“Quando è successa la questione Lukaku, il primo nome che ho fatto al direttore è stato il suo: lui mi ha detto che sfondavo una porta aperta, voleva portarlo all’Inter da due anni. E’ sempre stato uno degli attaccanti più forti del nostro campionato”.
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