Cairo furioso: “Non ha senso farli giocare, ecco perché in Premier sono più avanti”

Intervenuto ai microfoni dell’ANSA, il presidente del Torino Urbano Cairo ha commentato l’attuale situazione sanitaria del nostro campionato e il protocollo introdotto questa mattina dalla Lega.

Sulla Serie A:“Bisogna salvaguardare il campionato, ma anche il merito sportivo. Non ha senso far giocare i Primavera: le nostre sono misure prese in fretta e furia. Guardiamo all’esempio della Premier League: i contagi in Inghilterra erano molto alti ma hanno salvaguardato il campionato e allo stesso tempo il merito sportivo: se i positivi sono troppi, la partita si rinvia e si recupera”.

Sulle nuove misure introdotte in giornata: “Stiamo varando delle misure che secondo me sono fatte in modo un po’ affrettato, quando c’era tutto il tempo per metterle a punto. Abbiamo avuto il campionato italiano fermo, mentre la Premier ha giocato un bellissimo boxing day, pur rimandando alcune partite. Per inciso, io ero e sono convinto che andasse fatto anche in Italia, quando l’abbiamo fatto era bello e secondo me andava continuato per farlo diventare un’abitudine”.

Il numero uno granata ha poi proseguito: “In ogni caso la Premier ha deciso intelligentemente, quando i contagi gia’ erano oltre i 100 mila e poi 200 mila al giorno, di salvaguardare il campionato. La Premier equivale alla serie A, anzi peggio, perche’ hanno piu’ date di noi,avedo una Coppa di Lega in piu’…

Torino

Infine Cairo sull’obbligo a giocare con tredici giocatori disponibili, a costo di schierare la Primavera: “Comunque, tornando a noi, non e’ giusto fare giocare una squadra a tutti i costi se non ha i giocatori: non ha senso dire che devono giocare anche i Primavera nati entro il 2003. Non a caso un campionato come la Premier più avanti di noi, anche per valore economico, ha preso altre decisioni. Appiattirsi sulle norme Uefa e’ sbagliato, perché la Uefa deve conciliare le esigenze di molti campionati e non ha altre date da utilizzare“.

Thomas Cambiaso

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