Rivelazione in diretta di Cairo sulla lite Juric-Vagnati: il retroscena!

Il Torino vince in casa con il Lecce e procede a gonfie vele. Dati ottimi (3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta) che parlano di una squadra in costante crescita grazie all’ottimo lavoro svolto da Juric e un mercato che ha portato profitti. la strada è lunga, ma il Torino può veramente fare faville e dare noia a tutti.

Torino Lecce Serie A

Ai microfoni di DAZN Urbano Cairo sull’ottimo inizio del Torino si è espresso con ottime parole: “Stiamo con i piedi per terra, io sono contento per il buon inizio e che stiamo facendo un ottimo lavoro e il merito è dell’allenatore; i nuovi sono ben allenati e riescono a incidere. credo nel lavoro del mister e del suo staff, è una squadra giovane che permette al mister di esaltarsi essendo bravo con i giovani. Ho visto passi avanti da molti come Seck, che a Bergamo è stato bravo. Però stiamo con i pedi per terra perché il campionato è lungo“.

Sulla rissa Vagnati-Juric e la riapacificazione ha svelato un piccolo retroscena: “sicuramente ci ha fortificati e uniti, perché sono due persone che tengono al loro lavoro. E’ stato un momento di confronto vivace, sono persone mature e nel calcio capita. Da lì si sono compattati e la loro collaborazione va a gonfie vele.”

Sull’infortunio di Pogba e un derby che pian piano si avvicina non sono mancati gli auguri di buona guarigione: “E’ un peccato l’infortunio di Pogba e purtroppo perderà i mondiali, ma è ovvio che ci dispiace e non resta che fargli l’in bocca al lupo“.

Su Vlasic e la chiacchierata a bordocampo: “Io non do indicazioni, posso solo peggiorare le cose. Per questo abbiamo un mister bravissimo. Sono contento di Vlasic, non lo conoscevo e sono stati bravi Vagnati e Juric a portarlo in granata. E’ un giocatore di grande qualità”.

Su Belotti in maglia giallorossa ha risposto: “L’ho visto motivato, forse dopo 7 anni ci sta di cambiare aria. Mi è dispiaciuto, perchè gli abbiamo fatto un’offerta migliore della Roma, ma la sua volontà era quella di andare via”.

Rocco Scatà

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