Mourinho: “Nessun allenatore o giocatore come me”, poi fissa gli obiettivi della Roma

Alla vigilia dell’esordio in Europa League sul campo del Ludogorets, il tecnico della Roma José Mourinho ha rilasciato delle dichiarazioni all’UEFA toccando diverse tematiche tra cui il suo approdo a Roma, la vittoria europea della scorsa stagione e non solo.

Come mi sento? Sono l’unico che ce l’ha fatta, nessun altro giocatore o allenatore ci è riuscito (mostrando il tatuaggio con le tre coppe UEFA sulla sua spalla destra, ndr). Mi fa davvero ridere, ci stiamo scherzando su, ma se ci pensi è qualcosa di cui essere orgogliosi. Tuttavia, di strada da fare ce n’è ancora tanta e proverò a ottenere qualcosa in più.”

José Mourinho
Mourinho Roma Uefa

In merito al suo arrivo alla Roma:

Sebbene si debba studiare sempre prima di arrivare in un club, dico che conoscerai quei giocatori e quel club quando inizi a lavorare con loro. La cosa fondamentale era costruire una mentalità che alla Roma non era presente da tanti anni. È stata costruita parallelamente a un altro elemento per me cruciale: l’empatia. L’empatia per me va oltre il gruppo, si estende anche a come è percepito il club dal resto della società, questo club vale molto più della squadra, ha un peso enorme, subisce pressione dalla comunità e dai tifosi. Era una stagione importante per il club e a essere onesto anche per me.”

Sulla Conference League della passata stagione:

In finale una squadra dovrebbe sentirsi più a suo agio possibile. Non ho mai creduto al fattore sorpresa. Per me questa è una squadra alla Mourinho, una squadra in cui i giocatori si sentono a proprio agio, come una zattera che finisce dispersa e va salvata. I giocatori interpretano il ruolo degli artisti. Noi non siamo gli artisti e in partite come questa gli artisti devono fare la differenza e ne ho avuti alcuni che lo hanno fatto. I tifosi hanno preso d’assedio la città e questo ha aiutato la Roma a festeggiare la vittoria di un titolo dopo tanti anni.”

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