Qatar 2022, Materazzi: “Mbappe lo si ferma temporeggiando”, poi la risposta su Giroud

Questa sera andrà in scena FranciaMarocco, la seconda semifinale del Mondiale che deciderà chi andrà ad affrontare l’Argentina di Messi nella finalissima di domenica prossima.

La Francia arriva sicuramente da favorita ma il Marocco, dopo aver compiuto due miracoli contro Spagna e Portogallo, non vuole smettere di sognare.

Sulle pagine della Gazzetta dello Sport parla Marco Materazzi, ex difensore dell’Inter e Campione del Mondo nel 2006 con la Nazionale italiana.

L’Italia conquistò la Coppa proprio contro la Francia e Materazzi segnò il gol del pareggio che portò la partita ai supplementari e poi ai rigori. Il difensore definisce la Francia di Deschamps come la favorita della sfida di stasera: “Hanno tutto: tecnica e fisico, come nel 2006. Bisogna cercare di limitarli, resistere, allungare le partite e magari sfruttare il momento in cui possono concedere qualcosa”.

Materazzi intervista Giroud

Le parole di Materazzi su Giroud e non solo

Avverte i marocchini sulla potenza del numero 10 dei Campioni del Mondo, Kylian Mbappé: “ Nell’uno contro uno ti ammazza. Nei quarti con una progressione ha fatto fuori Walker che è molto veloce”.

Bisogna stare attenti anche Giroud: “Sa sfruttare molto bene la situazione. Sul gol decisivo contro l’Inghilterra è stato bravissimo a staccarsi da Maguire che gli ha concesso un metro mentre partiva il cross”.

Il Marocco però ha una delle migliori difese di questa manifestazione, avendo subito solo un gol su autorete. Questo particolare ricorda proprio il cammino dei ragazzi di Lippi e Materazzi tiene a precisare l’importanza di avere una buona difesa in occasioni così importanti: “Ogni partita che passa senza gol al passivo, ti senti più forte e diventa quasi una sfida a non subirne”.

L’ex numero 23 non nasconde le sue preferenze per la vittoria finale: “Tifo per loro, hanno una difesa di ferro ma sono la meno forte del Mondiale. In finale spero vinca Messi: ha deliziato il calcio per tanti anni, se lo meriterebbe“.

Francesco Buffa

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