“Messi un nano pompato di ormoni che deve la vita al Barcellona”: le accuse pesanti degli ex dirigenti blaugrana

Messi ha finalmente coronato la sua carriera vincendo il Mondiale con la sua Argentina e ribadendo definitivamente il suo status come uno dei migliori calciatori della storia.

L’argentino oggi milita nel Paris Saint Germain ma è vestendo la maglia blaugrana che ha vinto tutto, collezienando Palloni d’Oro e Champions League a profusione.

Il Barcellona di Guardiola è ancora oggi considerata una delle squadre più forti di sempre, che ha rivoluzionato il calcio moderno e Messi ne era protagonista assoluto.

Nonostante i numerosi successi però, i rapporti tra Messi e i dirigenti catalani sono stati spesso burrascosi, convincendo poi il sette volte Pallone d’Oro a trasferirsi a Parigi.

Dopo anni dal clamoroso addio dell’argentino spuntano nuovi retroscena che spiegano come non tutti al Barcellona amassero il numero 10.

Messi Barcellona Bartomeu

Sono infatti emerse delle conversazioni via WhhatsApp fra Roman Gomez Ponti, responsabile dell’area legale blaugrana e l’ex Presidente Bartomeu.

Messi viene definito da Ponti un “topo di fogna”. Ponti sostiene che l’argentino abbia imposto “ricatti e maleducazione che il club e noi che lavoriamo abbiamo subito da questo nano pompato di ormoni che deve la vita al Barça…

Inoltre Messi viene accusato di aver interferito con i tentativi del Barcellona di contenere i costi durante la pandemia: “E quando le cose vanno male ti arriva il mitico WhatsApp: ‘Presidente, abbassi gli stipendi degli altri, ma non tocchi Luis (Suarez, ndr) e me’”

Anche Bartomeu ammette di essere “…d’accordo su molte cose. Tante volte abbiamo ascoltato Leo, non sempre, ma tante volte“.

Ponti però non se la prende solo con Messi ma con tutta la rosa blaugrana, definendoli “una rosa di viziati e milionari insensibili che si sono rifiutati di concordare con il club le misure minime per garantire la nostra sostenibilità economica”.

Emerge il fatto che circolassero molti veleni nell’ambiente e sembra evidente che una rifondazione fosse necessaria per il bene della società.

Francesco Buffa

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