Calciomercato Torino, Schuurs può lasciare in estate: richiesta monstre di Cairo

Con la sessione di calciomercato invernale ormai alle spalle, le squadre ora pensano solo ed esclusivamente al campo per poter raggiungere gli obiettivi prestabili dalle società. C’è da dire che mai come quest’anno nella nostra Serie A il calciomercato è stato qualcosa di veramente piatto senza alcun colpo di scena, e tutto ciò denota l’ormai differenza abissale con gli altri top campionati.

Negli ultimi giorni di mercato si sono susseguite molte proposte dalla Premier League per il gioiellino del Toro classe 1999 Perr Schuurs, il club granata ha ricevuto molteplici offerte per il giovane difensore che però ha rimandato al mittente le avance posticipando di fatto il trasferimento di 6 mesi.

Perr Schuurs Calciomercato
Perr Schuurs Calciomercato

Schuurs può partire in estate

Ci sono tutti i presupposti per vedere un trasferimento del difensore olandese in estate, infatti considerando anche le offerte che arrivano dal campionato inglese con cifre che si aggirano intorno ai 30 milioni di euro sarà quasi impossibile per Cairo rifiutare queste proposte.

Come cita Tuttosport, la cessione del centrale scuola Ajax potrebbe finanziare altre operazioni di mercato, ad esempio i riscatti dei trequartisti Nikola Vlašić e Aleksej Mirančuk che stanno disputando un’ottima stagione in maglia granata.

Il difensore arrivato appena un anno fa potrebbe già lasciare Torino per ambire ai grandi palcoscenici europei, questa notizia sancisce il fatto che il nostro campionato sia diventato soltanto di passaggio e una “vetrina” per i calciatori che come detto anche dall’agente Pimenta, in una recente intervista, vogliono andare a giocare tutti nel campionato più bello e competitivo del mondo: la Premier League.

Tutto ciò dovrebbe far capire a chi di dovere che il nostro calcio ha bisogno di una rivoluzione al più presto, ormai sono lontani i tempi in cui nel nostro campionato giocavano i calciatori più forti al mondo e questo dovrebbe renderci tutti molto tristi.

MICHELE D’ERRICO

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