Lazio-Roma, episodi vergognosi di antisemitismo sugli spalti: comunicato duro del club biancoceleste

Domenica è andato in scena l’attesissimo derby della capitale tra Lazio e Roma. I biancocelesti, guidati da Maurizio Sarri, hanno vinto per 1-0 contro una Roma in 10 uomini per più di un’ora a causa dell’espulsione di Roger Ibañez.

Poco prima del match, c’è stato, come di consueto lo spettacolo delle curve con le diverse scenografie, ma durante il match lo spettacolo offerto dai tifosi non è stato di altrettanto livello.

Dalla curve laziale si sono sollevati diversi cori antisemiti che hanno scatenato giustamente l’ira di molti.

Cori Lazio
Cori Lazio

Cori antisemiti: la Lazio dura contro i tifosi

Tra questi, anche la Lazio ha voluto prendere le distanze da una parte della propria tifoseria attraverso un duro comunicato.

Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:

“La Lazio è sempre stata in prima linea, in particolare con l’attuale presidenza, nel condannare pubblicamente, prevenire e reprimere senza riserve qualsiasi manifestazione o azione discriminatoria, razzista o antisemita. Le condanne della Società contro azioni di questo tipo, che nulla hanno a che fare con il tifo sano come viene rappresentato dalla Società, sono sempre state puntuali e mai generiche, supportate da iniziative specifiche volte a prevenire e combattere tali fenomeni. La Lazio si dissocia da qualsiasi comportamento di questo tipo, illegale e anacronistico, essendo innanzitutto parte lesa da tali comportamenti.

L’ignoranza, l’inciviltà e la superficialità di molti hanno diffuso negli stadi d’Italia e non solo un germe pericoloso, indotto da pochissimi: molti replicano comportamenti di cui non conoscono neppure il significato e la portata. Siamo stati spesso i primi e gli unici ad intervenire, denunciando pubblicamente, chiedendo collaborazione alle forze dell’ordine per la repressione e attivando iniziative di carattere educativo. Abbiamo cercato di evitare, isolare e contrastare questi fenomeni. Continueremo a farlo senza esitazioni, per difendere in Italia e all’estero l’immagine della Società, che è anche Ente Morale e non ha mai avuto nulla a che fare con queste azioni. La Lazio si ispira a valori opposti: inclusione, sportività e rispetto di tutti.

Anche in questo caso abbiamo messo in campo già prima e durante la partita di domenica scorsa Lazio-Roma la nostra organizzazione per la sicurezza, presieduta dal Prefetto Nicolò D’Angelo, già vicecapo della Polizia, per applicare severamente il codice etico, individuare i responsabili, inibirne l’accesso allo stadio e costituendoci parte civile per il risarcimento dei danni provocati. Nelle prossime ore comunicheremo gli esiti, già positivi, della nostra attività, confidando sulla fattiva collaborazione delle istituzioni preposte alla salvaguardia delle regole democratiche”.

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