Carlo Pacifici nuovo presidente Aia, Gravina: “Ritrovata unità nell’associazione”

Oggi ha avuto luogo a Coverciano l’assemblea generale dell’Associazione Italiana Arbitri. Alla fine è stato eletto con 260 voti su 310 associati votanti (50 schede bianche) Carlo Pacifici come nuovo presidente dell’Associazione.

L’ex arbitro prenderà dunque il posto di Alfredo Trentalange, che ha lasciato il suo posto vacante quattro mesi fa, quando ha dovuto rassegnare le dimissioni in seguito alla vicenda legata che ha coinvolto l’ex procuratore capo degli arbitri Rosario D’Onofrio.

Chi è Carlo Pacifici?

Prima dell’elezione Pacifici ha ricoperto il ruolo di presidente della Can D (1995-1997), poi presidente del Cra Lazio (2006-2009), commissario Cai (2009-2013), e commissario Can D (2013-2017). Da marzo 2021 era componente del Comitato Nazionale AIA.

Al fianco di Pacifici ci sarà Alberto Zaroli, che ricoprirà il ruolo di vicepresidente dell’Associazione Italiana Arbitri.

Carlo Pacifici Aia
FOTO: Carlo Pacifici

Le dichiarazioni di Gravina

Il numero uno della FIGC ha aperto l’assemblea con un lungo discorso e ha commentato la nuova elezione, di seguito quanto dichiarato:

L’assemblea di oggi certifica una ritrovata unità in seno all’associazione, troppo spesso negli ultimi anni divisa e lacerata.

Non è un segreto che, pur rispettando l’autonomia AIA, il sottoscritto abbia auspicato più volte una ritrovata armonia che consentisse all’associazione di poter affrontare tre temi: la lotta alla violenza sui direttori di gara, il reclutamento dei giovani arbitri e la prosecuzione del cambio generazionale dei migliori arbitri italiani. Gli arbitri sono e restano la spina dorsale della nostra federazione.

Nel prossimo consiglio federale daremo risposte chiare e concrete nella lotta alla violenza sugli arbitri. Nessun direttore di gara si può e deve sentire abbandonato. E’ una battaglia da vincere con repressione, ma anche con formazione e cultura.

Per il reclutamento, dopo il doppio tesseramento, la Federazione è disponibile a valutare insieme all’Aia quanti più percorsi si rendano necessari per invertire la tendenza e far risalire il numero di giovani iscritti. Sono convinto che tutti i responsabili, con Gianluca Rocchi in testa, che sta dando risposte concrete, stanno portando avanti un progetto che va supportato perché gli arbitri continuano ad essere una delle eccellenze italiane anche tra dieci e venti anni.

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