Stop alla circolazione, bomba dal Governo: batosta per gli italiani

Sempre più probabile il fermo del Governo imposto ad alcune categorie di veicoli. Italiani in ansia per la decisione.

Gli automobilisti italiani ora iniziano ad avere paura. Come riportato dal sito Mondofuoristrada.it, il Governo presieduto dalla Premier Giorgia Meloni potrebbe presto fermare alcune specifiche categorie di vetture. È tutto ancora da vedere, ma la decisione ufficiale potrebbe arrivare a breve e costringere così i milioni di cittadini coinvolti a prendere delle contromisure adeguate. Se l’ipotesi fosse confermata effettivamente, sarebbe di certo una batosta economica per tanti italiani.

Tale misura potrebbe essere adottata dal Governo per fronteggiare il problema relativo all’inquinamento globale. Ovviamente non tutte le categorie di automobili sarebbero coinvolte: nel caso in cui quest’ipotesi divenisse realtà, a pagarne le spese saranno i proprietari delle macchine cosiddette “Euro 1” ed “Euro 2“.

Stop alla circolazione, Governo fa sul serio: a rischio le Euro 1 ed Euro 2

L’altro giorno il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, è stato chiaro: “Nelle città è necessaria la limitazione della circolazione e parallelamente dobbiamo andare avanti con la sostituzione dei veicoli “Euro 1” ed “Euro 2”. Basti pensare che un auto “Euro 2” inquina 28 volte di più rispetto ad un “Euro 6“.

Gilberto Picchetto sullo stop alla circolazione
Gilberto Picchetto stop circolazione (ANSA – Rompipallone.it)

È per questo che il Governo vuole bloccare, o quantomeno limitare sensibilmente, la circolazione di questo tipo di vetture. Ovviamente la scelta non risulterebbe indolore. I veicoli appartenenti a queste due categorie, in Italia, sono circa 4,4 milioni: nel nostro paese si contano 1,9 milioni di “Euro 1” e 2,5 milioni di “Euro 2“.

Un costo politico, economico e sociale che però, come confermato dalle parole del ministro Picchetto, prima o poi dovrà essere affrontato per contrastare i cambiamenti climatici. Queste misure a breve diverranno necessarie soprattutto nelle grandi metropoli: è lì che le uscite di idrocarburi sono maggiori. Secondo il ministro, circa il 70% delle emissioni tossiche provengono dalle grandi città.

Per il cambio di rotta, la prima mossa del governo è stata quella di incentivare l’acquisto di auto elettriche: risultato negativo, però. Almeno stando ai primi dati emersi. Ora aspettiamo quindi di vedere come si evolverà la situazione, ma sembra scontato che da qui a qualche mese – al massimo anno – la svolta sarà compiuta. Gli italiani stanno a guardare e aspettano di capire quale sarà il futuro delle loro macchine. Con un pensiero al portafoglio: sarà inevitabile, nel caso in cui lo scenario ipotizzato divenisse reale, investire nell’acquisto di nuovi mezzi di trasporto più eco-friendly.

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