Il Milan, dopo aver regalato nuovi rinforzi a Pioli, ora si concentrerà sulle uscite. Rebic può rimanere in Serie A.
Prosegue la rivoluzione al Milan, scattata con la cessione di Sandro Tonali al Newcastle. Il club, dopo aver sistemato il centrocampo e preso due elementi in grado di giocare a destra nel tridente offensivo, ora punta a prendere almeno un attaccante centrale di comprovata qualità ed esperienza in campo internazionale in grado di contendere ad Olivier Giroud i gradi di titolare. Diversi i profili attualmente al vaglio del management coordinato da Gerry Cardinale impegnato, al tempo stesso, a trovare una sistemazione alternativa a Divock Origi e Ante Rebic.
Il belga, sbarcato in città nello scorso luglio, ha fatto grande fatica ad ambientarsi alla corte di Stefano Pioli. Appena 2 le reti siglate nelle 36 apparizioni complessive totalizzate, a fronte di numerose prestazioni negative che hanno spinto la società ad inserirlo nella lista dei sacrificabili. Per lui, in questi giorni, si sono fatti avanti il Besiktas ed il Fenerbahce (reduce dagli acquisti di Edin Dzeko e Rodrigo Becao) ma le avances sono state respinte dallo stesso ex Liverpool, non intenzionato a trasferirsi in Turchia.
Improbabile, inoltre, un passaggio al West Ham che a breve ufficializzerà l’acquisto di Armando Broja dal Chelsea per una spesa complessiva vicina ai 35 milioni. Il classe 2005, dal canto suo, vorrebbe rimanere ed avere una seconda chance per imporsi in rossonero ma il divorzio resta lo scenario più concreto anche perché la sua partenza consentirebbe di iscrivere a bilancio una preziosa plusvalenza. Segnato pure il futuro di Ante Rebic.
Milan, Rebic se ne va: giocherà ancora in Serie A
Il croato, in scadenza nel 2025, è scivolato indietro nelle gerarchie di Pioli: 23 le apparizioni totalizzate in campionato, di cui però appena 10 da titolare. Minimo, poi, il contributo offensivo offerto alla causa: 3 gol e 2 assist. Elementi che, unite alle tante prestazioni incolori offerte in Champions e alle 10 partite saltate per infortunio, lo hanno fatto uscire dai piani dell’allenatore e che porteranno all’inevitabile addio.
Diverse le squadre che si sono iscritte alla corsa, tra cui il Torino alla ricerca di elementi d’esperienza da regalare ad Ivan Juric al fine di rendere maggiormente competitiva la rosa granata. L’operazione si preannuncia complessa, alla luce soprattutto dell’alto stipendio percepito da Rebic (3.5 milioni netti all’anno) poco sostenibile per le casse del Toro e della concorrenza del Besiktas, ma comunque fattibile. Il Milan, intanto, ha individuato i perfetti sostituti di Origi e Rebic: si tratta di Alvaro Morata e Arnaut Danjuma. Work in progress.