Arrivata pochi istanti fa la decisione dell’IFAB in merito alla diffusione degli audio VAR, con una notizia che non farà particolarmente piacere ai tifosi.
La decima giornata del campionato di Serie A si è conclusa con i due posticipi di ieri sera e anche in questo turno non sono mancate le polemiche per le decisioni arbitrali avvenute sui vari campi. Tra i più contestati c’è sicuramente quello di Torino, con la sfida tra Juve e Verona che è finita sotto i riflettori per le due reti annullate a Kean, ma anche per altri episodi che hanno generato molte discussioni. L’attaccante bianconero si è infatti, visto togliere dal VAR due gol di pregevole fattura a causa di millimetri o di ‘manate’ impercettibili.
Così come non è stata vista anche l’altra di ‘manata’, quella rifilata dal difensore della Juve Federico Gatti all’attaccante della squadra scaligera Djuric. VAR che è stato costretto ad intervenire anche nella sfida dell’Olimpico tra Lazio e Fiorentina, dove la squadra di Italiano si è vista annullare un gol di Beltran che era stato precedentemente convalidato, per un vistoso tocco di mano nel tentativo di addomesticare il pallone. Ma questi sono solo alcuni dei tanti episodi che hanno fatto discutere, come molti altri avvenuti in passato e altri ancora che dovranno arrivare.
‘No alla diffusione degli audio VAR in diretta’: arriva la decisione dell’IFAB
Proprio per questo ci sarà grande attesa da parte di tutti gli appassionati di ascoltare i vari dialoghi avvenuti in sala VAR nella prossima puntata di ‘OpenVAR‘, condotta da Pierluigi Pardo e che andrà in onda su DAZN in ogni lunedì della stagione. Ma c’è anche una buona fascia di tifosi che vorrebbero che le conversazioni tra arbitro e sala VAR vengano riprodotte in tempo reale durante le partite. In merito a questa ‘richiesta’ si è espresso anche il segretario e ad dell’IFAB Lukas Brud, che ha parlato ai microfoni della BBC.
Dico categoricamente di no, i tifosi non dovrebbero essere informati in diretta dei dialoghi che avvengono fra i vari direttori di gara. Ci sono molte persone che parlano allo stesso tempo e sarebbe controproducente per chiunque ascoltare tutte quelle voci che parlano tra loro. C’è caos. Abbiamo dato il via libera per testare la pubblicazione a posteriori delle decisioni, ma non siamo pronti ad aprire la comunicazione dal vivo al pubblico come avviene ad esempio per il rugby perché sono due sport differenti.