Il Brasile ha annunciato il nome del suo nuovo commissario tecnico, dopo mesi di rumors sui nomi per la panchina.
La panchina del Brasile non può che essere una delle più ambite per antonomasia. Qui in Europa ancora di più, dando un sapore quasi mistico alla possibilità di allenare la nazionale verdeoro. Questo avrebbe potuto essere il caso di Carlo Ancelotti che, dopo il Real Madrid, sembrava essere ad un passo dal prendersi anche il Brasile. Tuttavia non sarà così: l’allenatore italiano ha rinnovato con i Blancos ed ora sogna di chiudere a Madrid. Inoltre non sarà nemmeno così per Josè Mourinho, associato al Brasile negli ultimi giorni. Infatti la nazionale più famosa al mondo ha il suo nuovo CT: Dorival Junior.
Ora è ufficiale: Dorival Junior sarà il prossimo allenatore del Brasile. Non sono bastati i numeri rumors a fare smuovere le viscere del calcio brasiliano, tanto affascinante quanto enigmatico ai nostri occhi. Carletto Ancelotti ha detto sì al Madrid ed il Brasile ha preso probabilmente il meglio che avesse in casa. Ora Dorival prenderà in consegna la Seleçao in uno dei momenti più complicati della sua storia. Infatti Diniz ha combinato un disastro in sei mesi, mettendo il Brasile in una posizione scomodissima: sul filo di lana della qualificazione al prossima Mondiale.
Brasile, scelto il nuovo CT
La Seleçao ha il suo nuovo condottiero: sarà Dorival Junior l’allenatore del Brasile. Quale momento migliore se non quando la nazionale verdeoro si trova al punto più basso degli ultimi anni. Tanto da rischiare di non andare al Mondiale 2026, data la situazione del girone sudamericano. Infatti il Brasile è al sesto posto del proprio gruppo, l’ultimo che qualifica alla Coppa del Mondo. 
Dorival Junior, è lui l’allenatore del Brasile (LaPresse) – RompipalloneQuindi, dopo il rinnovo di Ancelotti, la risposta poteva che essere solo una: Dorival Junior. Probabilmente il meglio che il Brasile abbia da offrire in questo momento: un mix di esperienza e capacità al servizio della Seleçao.
Infatti Dorival Junior ha allenato tutte le squadre più importanti del Brasile, facendo diversa strada dal 2002, anno in cui ha iniziato la sua avventura come allenatore. In patria ha vinto più o meno tutto quello che c’era da vincere, a cui dobbiamo aggiungere la Copa Libertadores con il Flamengo.
Il pedigree c’è, la voglia pure, come dimostrato dalle sue prime parola da CT: “Sto realizzando un sogno. Tutto è stato reso possibile dal riconoscimento del mio lavoro al San Paolo. Voglio ringraziare la società ed anche i tifosi per tutto il loro sostegno”. Ora il primo passo sarà la Copa America, poi sguardo fisso verso il Mondiale 2026.