Razzismo in Serie A, insulti pesanti: ecco cos’è successo

Razzismo in Serie A, insulti pesanti: ecco cos'è successo - LaPresse - rompipallone.it

Bruttissima figura del calcio italiano: un triste caso di razzismo in questo turno di campionato di Serie A

Purtroppo una delle piaghe più brutte del calcio, in particolare quello italiano, è il razzismo. Spesso troppi episodi di questo genere hanno preso il sopravvento sulle partite, a volte obbligando gli arbitri ad interrompere momentaneamente o definitivamente la partita.

Con il passare degli anni si sono inasprite le pene e dal punto di vista della sensibilità si è fatto sempre di più per tenere lontano il razzismo dal calcio e dalla vita di tutti i giorni. Purtroppo a volte nemmeno questo basta e ci troviamo a raccontare di nuovo fatti del genere, intollerabili.

Cori e insulti razzista nel match di Serie A

Alle ore 18:00 del primo febbraio è andata in scena la gara tra Atalanta Torino, terminata 1-1 grazie ai gol di Djimsiti e Maripan. Della partita si potrebbe parlare tantissimo, ma purtroppo ci troviamo obbligati ad affrontare un argomento che con il calcio non dovrebbe avere nulla a che fare.

Milinkovic Savic, portiere del Torino, si è messo in mostra parando il rigore decisivo a Retegui. Nel post partita però non c’è stato solo spazio per parlare della partita: “Non ci sono problemi ad insultare, ma mi dicono zingaro e serbo di merda. Non va bene. Io mi sono girato, li ho solo guardati. Non può succedere questo in un campo da calcio. Poi anche lanciare oggetti (hanno tirato accendino ndr). I tifosi devono stare dietro la propria squadra, non devono insultare me e lanciare oggetti”

Infatti si era subito visto che Milinkovic Savic dopo qualche secondo dal rigore parato si era girato con fare di sfida verso la curva dei tifosi dell’Atalanta che lo avevano appunto insultato in maniera razzista e discriminatoria per aver parato il calcio di rigore di Mateo Retegui.