Milan, il gesto non passa inosservato: cresce la tensione alla vigilia della finale di Coppa Italia (LaPresse) - RompiPallone
Milan, nessuno se l’aspettava: non solo Jovic, cambia anche il suo futuro ed il merito è di Sergio Conceiçao
Il Milan, seppur soffrendo, ha la meglio sul Venezia e prosegue la sua corsa verso l’Europa. Certo, è bene ricordare come i rossoneri possano conquistare la qualificazione all’Europa League vincendo la Coppa Italia nella finale contro il Bologna del prossimo 14 maggio.
Contro i lagunari il gol in avvio di Pulisic ha spianato la strada alla vittoria, poi ci ha pensato Gimenez nel pieno recupero a mettere il sigillo finale sulla gara. Eppure la domenica non era iniziata nel migliore dei modi, complice l’infortunio a Luka Jovic che aveva costretto al cambio Conceiçao, con Abraham spedito in campo dal 1′.
Ebbene, proprio Jovic è stato il calciatore maggiormente rivitalizzato dall’allenatore lusitano. Ai margini e ad un passo dall’addio in estate, è stato l’eroe della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter, con una doppietta che ha regalato la finale ai rossoneri e stroncato l’Inter.
Se Jovic è uno dei calciatori che ha saputo sfruttare la fiducia di Conceiçao, sembra si sia risvegliato dal torpore anche Santiago Gimenez. Il bomber messicano è arrivato in gennaio per oltre 30 milioni di euro, solo sette i minuti concessi dal tecnico al calciatore tra Atalanta ed Inter in coppa.
Insomma, era finito ai margini, dietro a Jovic ed Abraham nelle gerarchie. Al minuto 65′, però, ieri Conceiçao ha deciso di mandarlo in campo e lui, dopo 79 giorni, è riuscito a sbloccarsi. Non un impatto indimenticabile con la gara, fino al pallonetto che potrebbe avergli svoltato il futuro a medio termine.
Un gol che servirà senza dubbio più a Gimenez che al Milan che punta forte sul bomber messicano. Era però il centravanti, forse, ad aver perso un po’ di fiducia in sé stesso. Di certo c’è il via Aldo Rossi non hanno alcun dubbio: nella prossima stagione, al di là del futuro di Jovic ed Abraham o dell’ingaggio di un nuovo centravanti, sarà lui l’alfiere del Milan, il terminale offensivo di una squadra in cerca di riscatto.
Se sull’attaccante ci sono pochi dubbi, non si può dire lo stesso per quanto riguarda il direttore sportivo. La situazione è in uno stallo totale, con il dg Furlani che dopo aver avuto colloqui con Tare non si è ancora deciso. E così se l’albanese aspetta, Furlani vaglia anche altre strade, come quella di Tony D’Amico e la pista straniera, con alcuni nomi al vaglio.
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