"Avevo paura di non svegliarmi più": l'ex attaccante della Serie A lascia tutti senza parole (LaPresse) - Rompipallone.it
Sono arrivate in maniera del tutto inaspettata le parole dell’ex attaccante della Serie A: tifosi increduli, le rivelazioni sono state pesanti.
Il calcio è un sistema e una ‘macchina’ che, al giorno d’oggi, non si ferma mai. I giocatori non hanno spesso e volentieri il tempo di soffermarsi a pensare a ciò che è successo in campo, nel bene e nel male. Ma alcuni più di altri restano segnati dalle cose che succedono, come nel caso dell’attaccante che ha giocato in Serie A per diverse stagioni. Le sue parole hanno decisamente tracciato il quadro di un momento parecchio complicato.
Nel documentario ‘Morata: No sabies quié soy’ andato in onda su ‘Movistar +’, Alvaro Morata ha dichiarato: “Inizi a sentire tante cose nel tuo corpo e non sai perché o come. Ti fanno male le gambe, il petto si chiude e non riesci a respirare. Avevo paura di addormentarmi e non svegliarmi più, avevo paura di tutto“. In riferimento al rigore sbagliato ai quarti di finale di Champions nel 2024 per il match tra Atletico Madrid e Borussia Dortmund.
Parole pesanti che hanno dato l’idea di come l’ex attaccante, tra le altre, di Juventus e Milan si sia potuto sentire. E non è finita qui.
“Non sono riuscito – ha rivelato – a seguire la palla. Non stavamo perdendo la partita, ma nella tua testa avevi sprecato l’opportunità di raggiungere la finale di Champions League con l’Atletico. Quando la partita è finita, sono rimasto a lungo da solo nello spogliatoio. Volevo solo piangere. Ho avuto molti pensieri orribili e autodistruttivi e mi è passato per la testa di fingere un infortunio, per non dover andare agli Europei”.
E ha poi anche aggiunto: “Ero completamente fot***o. Ho gli strumenti e l’esperienza per combatterla. So che ha dato fastidio a molte persone. Devo andare avanti e gestire queste emozioni, il che è difficile. Molte persone hanno opinioni su di me, ma non mi conoscono, non sanno chi sono”.
“Voglio che i giovani capiscano che a volte sono stato il mio peggior nemico. È importante parlare con gli specialisti e con le persone che ti circondano. El Cholo (Simeone, ndr.) e Luis (De la Fuente, ndr.) mi hanno sempre sostenuto e sono stato molto fortunato ad averli”, ha concluso.
This post was last modified on 14 Giugno 2025 14:39
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