Inizia una nuova era che, speriamo, possa regalarci soddisfazioni. Gattuso si presenta da nuovo ct della Nazionale. Ringhio elenca il suo staff pieno di vecchie glorie azzurre.
Ora o mai più. Rino Gattuso si presenta da nuovo ct della Nazionale Italiana. Dopo i quasi due anni fallimentari da commissario tecnico di Spalletti, sta a Ringhio raccogliere una rappresentativa sull’orlo del baratro. L’ex allenatore del Milan parte subito con le spalle al muro e con una richiesta ben precisa: rivitalizzare una Nazionale a terra dal punto di vista psicofisico e portarla ai Mondiali. Un compito arduo, che Gattuso dovrà adempiere attraverso un percorso partito in salita. Ma Rino ha energia e grinta da vendere.
Italia, inizia una nuova era: Gattuso presenta il suo staff
Ad inaugurare la conferenza stampa è stato il presidente della FIGC Gravina, che ha dato così il personale benvenuto a Gattuso:
“La Nazionale ha bisogno di lui, Gattuso ha risposto senza alcuna esitazione alla chiamata in azzurro, alla convocazione da parte della nostra Nazionale e ha risposto con lo stesso entusiasmo col quale rispondeva quando veniva convocato da calciatore. Mi porto dietro una grande amarezza sul piano umano perché Spalletti è una persona straordinaria e l’interruzione di questo rapporto è una ferita. C’era l’esigenza di dare una risposta in tempi brevi, volevamo capire le criticità rilevate e insieme a Gattuso abbiamo avuto modo di confrontarci”.
Dopo aver dichiarato che con Ranieri “non c’erano le condizioni per una scelta reciproca“, il numero uno della Federazione ha inoltre annunciato lo staff che collaborerà con il nuovo ct:
“Vogliamo avviare il “progetto Prandelli” e con lui ci saranno Simone Perrotta e Zambrotta, caleranno nella realtà del nostro calcio la realtà dei vivai. Rapporto stretto con il settore giovanile e tecnico con grandi vantaggi per tutto il club Italia. Viaggerà parallelamente al lavoro di Gattuso, sono contento che all’interno di questa visione unica e ampia ci sia Bonucci che collaborerà con Gattuso insieme a Barzagli.”
Nazionale, Barzagli e Bonucci nello staff di Gattuso: “Un sogno che si avvera”
“Una Nazionale offensiva”, ma che necessita di voglia ed entusiasmo. Questo il piano di Gattuso, che ha lanciato un doppio allarme ben chiaro:
“C’è un dato che ci deve far riflettere: 68% di stranieri nel nostro campionato, solo il 32% di italiani. E poi dopo l’Under19 i giocatori si perdono un po’ per strada, dobbiamo far crescere i giovani. Ma detto questo la parola paura non deve esistere. Bisogna anche capire perché si rifiuta la Nazionale. Ho chiesto a Gigi e al presidente di far venire a Coverciano anche chi ha qualche problemino, abbiamo tutto per gestire i giocatori, vogliamo essere credibili e non creare precedenti. Chi è convocato viene da noi e se non riusciamo a farlo guarire torna al club. Bisogna stare insieme e non creare precedenti.”
Ringhio ha poi rivelato di aver fatto un “giro di chiamate”, tra cui Spalletti e 30-35 giocatori nel giro della Nazionale:
“Ho parlato anche con Chiesa o con giocatori che sono stati fuori. Poi parla il campo, ma a Chiesa ho detto che deve trovare squadra e giocare. Nei 35 che ho chiamato non c’era Acerbi. Grande valore, non ho nulla contro di lui, lo stimo e lo rispetto ma no, non l’ho chiamato. Ho chiamato giocatori più giovani.”
La scalata sarà impervia. Ma dalla conferenza di presentazione è emerso come il nuovo commissario tecnico abbia le idee chiare, a partire dal progetto di forgiare un gruppo unito, una famiglia che possa riuscire nell’impresa di andare al Mondiale.