Mentre Osimhen resta ai margini, il Napoli ha scelto Lucca. Una mossa pensata, senza isterie. Ora c’è Ndoye nel mirino, ma senza ansie da prestazione. Per un motivo ben preciso

Il Napoli ha finalmente deciso di accelerare per portarsi a casa il nuovo centravanti. È in dirittura d’arrivo l’operazione che porterà in azzurro Lorenzo Lucca, attaccante dell’Udinese, che era nel mirino già da oltre un mese ma che era stato messo in stand-by.
Prima si voleva capire come andava a finire la questione Osimhen, poi si è provato a tenere in piedi la pista Darwin Núñez. Alla fine, il Napoli ha rinunciato all’uruguaiano e ha deciso di muoversi comunque, anche se Osimhen non è ancora stato ceduto.
E a questo punto nemmeno è detto che vada davvero al Galatasaray. Ma se anche restasse, sarebbe fuori rosa. Quindi l’attaccante andava preso comunque, punto. E si è deciso di accelerare per evitare che Lucca finisse in orbita di qualche altro club. Una mossa intelligente, tenendo conto del fatto che parliamo di un attaccante giovane, già abituato al nostro campionato, e con margini ancora enormi.
Una gestione furba e paziente da parte di Manna e De Laurentiis, che hanno temporeggiato finché hanno capito che Lucca era ancora in pugno. Poi hanno alzato il ritmo appena hanno intuito che qualcosa si stava muovendo attorno. Hanno fatto bene. L’impressione è che il Napoli stia agendo con una lucidità che non si vedeva da tempo. Pochi proclami, pochi voli pindarici, e decisioni prese al momento giusto.
Napoli, Ndoye non preoccupa: già pronte due alternative di spessore
Diverso il discorso su Ndoye. Anche lì si tratta di un obiettivo dichiarato, anche lì c’è una situazione da sbloccare. Solo che in questo caso il Bologna sta facendo muro, eppure il Napoli non si scompone. Anzi, continua la trattativa con calma. Manna è tranquillo, e non tanto perché sia convinto di chiuderla a breve. C’è una convinzione più ampia: quella di avere comunque valide alternative.

Per esempio Edon Zhegrova del Lille, che è stato monitorato a lungo e che resta in stand-by, pronto a essere attivato se l’affare Ndoye dovesse saltare. Non è un piano B, è un’alternativa credibile, messa in attesa proprio perché la priorità – finché si può – resta lo svizzero del Bologna. E poi c’è un altro nome che gira sotto traccia da un po’: Federico Chiesa.
Sì, proprio lui. Al Liverpool è un esubero, e verrebbe via senza troppi ostacoli. Non è in cima alla lista, questo è chiaro, ma è un nome che a Napoli piace. E in un contesto come quello attuale, con la rosa in costruzione e un attacco da rifinire, potrebbe tornare utile. Anche lui, come Zhegrova, resta in attesa. Ma pronto a decollare se ce ne fosse bisogno.
Il punto è che quest’anno il Napoli si sta muovendo in modo diverso. Più silenzioso, più chirurgico. Nessuna ansia da colpo mediatico, nessuna corsa alle vetrine. Lucca è un colpo pensato, Ndoye è un’idea portata avanti con calma, e il resto viene gestito con la stessa logica. Niente panico, niente mosse dettate dall’urgenza. Solo una strategia chiara, fatta di tempi giusti e di scelte coerenti.
E per il momento, sta funzionando.