Una maglia lasciata troppo presto, un talento che è cresciuto lontano dagli occhi. Ora vale più di quanto potesse immaginare l’Inter, con una clausola spaventosa
Succede sempre così. Si cresce un talento, lo si manda in giro a farsi le ossa, magari si spera che un giorno torni con la maglia dell’Inter addosso e l’applauso di San Siro che accoglie finalmente il campioncino sbocciato.
E invece, qualche volta, quel talento lo vendi. Magari non convintissimo, magari con la sensazione che non fosse ancora il momento giusto. Ma lo vendi. E poi scopri, mesi dopo, che nel frattempo il suo valore è diventato venti volte tanto.
Una cosa del genere è successa lo scorso anno alla Juventus, ed è diventata una di quelle storie che danno il nome ad altre storie simili. “Caso Huijsen”, potremmo chiamarlo. Giuntoli ha dato via il giovane difensore olandese un po’ troppo frettolosamente, accontentandosi di 15 milioni dal Bournemouth. Un anno dopo quel ragazzo del 2005 è andato al Real Madrid per 60 milioni. Fine della storia.
Adesso l’Inter in qualche modo potrà pensare di aver vissuto la stessa storia. O almeno sarà così se davvero dovesse concretizzarsi una cessione del genere. Magari non sarà a 100 milioni, come dice la clausola, ma anche se fosse a 50, o a 40 o anche a 30, il rimpianto ci sarebbe comunque.
Colidio ha una clausola da 100 milioni: l’Inter l’aveva venduto a 5
Facundo Colidio non è un nome che rimbalza ogni giorno sulle cronache italiane. Non è mai diventato un fenomeno da hype, uno di quei ragazzi che fanno parlare più del dovuto.
Era arrivato a Milano giovanissimo, con le classiche etichette scomode addosso: “nuovo Icardi”, “erede designato”, “progetto a lungo termine”.

Qualche gol nella Primavera, un po’ di prestiti tra Belgio e Argentina, poi la scelta definitiva. Nell’estate del 2023 l’Inter lo cede al River Plate per 5 milioni di euro. Una cifra tutto sommato onesta, quasi banale. Di quelle che a bilancio fanno comodo, ma che non ti lasciano il magone.
Poi Colidio al River ha trovato quello che probabilmente cercava da tempo: fiducia. Marcelo Gallardo ha cominciato a inserirlo un pezzo alla volta, e lui ha risposto molto bene: gioca per la squadra, si sbatte, segna quando serve, dà il suo contributo.
Venerdì 18 luglio è arrivata l’ufficialità del rinnovo: contratto prolungato fino al 2027 e, soprattutto, una clausola da 100 milioni di dollari. Cifra monstre, certo, ma ormai diventata quasi normale per blindare i giocatori che hanno fatto il salto. Un segnale chiaro: qui non si scherza, qui non si vende a cuor leggero.
Il River crede davvero in lui. Magari non lo venderà a 100, probabilmente se arrivasse un’offerta di 30-40 milioni la prenderebbe in considerazione, ma una cosa è certa: oggi Colidio vale di più dei 5 milioni chiesti dall’Inter. Molto di più.
Colidio non è diventato il nuovo Icardi. Ma forse è diventato una cosa ancora più rara: un giocatore su cui valeva la pena aspettare