Serie A, la sentenza netta stronca il VAR: scoppia una nuova polemica

Nuova polemica in Serie A? La sentenza sul VAR è netta ed è arrivata da una delle personalità più di spicco del campionato italiano.

La Serie A è attualmente in pausa per la sosta delle nazionali. Si fermano le partite e gli impegni dei diversi club ma non mancano le polemiche. L’ultimissima ha ‘coinvolto’ il discorso VAR, sia per il suo utilizzo sia più in generale per la sua utilità. Ecco cos’è stato riferito e da chi.

Serie A, nuova sentenza pesante sul VAR: le parole sono nette

A parlare, ancora una volta, del VAR è stato questa volta Gian Piero Gasperini ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’. Il tecnico della Roma ha, a tal proposito, dichiarato: “Non sopporto il Var, mi allontana dal calcio come l’ho sempre inteso. Ci sono regole che resistono da 150 anni e andrebbero tutelate”.

“Siamo in un momento storico – ha continuato il tecnico giallorosso – in cui nuove situazioni e singolari interpretazioni hanno creato solo confusione, il pubblico fatica a distinguere il fallo dal non fallo, un cartellino da un non cartellino. Io non mi sono mai lamentato, ho sempre denunciato“.

Gasperini urla vicino alla panchina
Serie A, nuova sentenza pesante sul VAR: le parole sono nette (LaPresse) – Rompipallone.it

Poi, più nello specifico sulla Roma, ha dichiarato: “Sono contento del gruppo che ho trovato. Mi hanno veramente dato credito, disponibilità. Indipendentemente dalle situazioni che vivono. Questa è una squadra che ha giocatori in scadenza, in prestito o di prossima uscita. Un misto, insomma, ma c’è una bella compattezza, tutti sentono la responsabilità di giocare in una piazza importante. Noi viviamo il presente, non siamo ancora nella condizione di pensare al futuro”.

Infine, su Ferguson e Dovbyk ha affermato: “Li recuperiamo assolutamente. Mi spiace solo che Dovbyk sia andato via con la nazionale. Ha detto che contro il Lille avrebbe tirato anche il terzo rigore? Magari l’avrebbe pure segnato. Dispiace anche a me, visto com’è andata a finire e come l’ha tirato Soulé”.

“Dovbyk – ha sottolineato – lo vedo in crescita, in crescita fisica, è la cosa più importante perché lui è un giocatore essenzialmente di forza, sia per struttura sia per caratteristiche tecniche, e per rendere deve stare molto bene. Vorrei portarlo a una condizione ottimale, alla convinzione di riuscire a far valere i suoi mezzi. Bisogna trasmettergli grande fiducia e senso di appartenenza, deve sapere che la squadra è con lui”.

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