Scintille in campo e fuori tra Antonio Conte e Lautaro Martínez dopo Napoli-Inter. Il tecnico azzurro e l’ex capitano nerazzurro sono stati protagonisti di un acceso battibecco durante la partita del Diego Armando Maradona, terminata 3-1 per i padroni di casa. Una scena che ha attirato l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori, con nuovi dettagli emersi nelle ore successive sulla dinamica dell’episodio e le parole dei protagonisti.
La scintilla in campo
Tutto nasce al 61’, quando l’Inter è sotto 2-1. Mentre Pio Esposito si prepara a entrare al posto di Bonny, Denzel Dumfries finisce a terra dopo un contrasto con Mathías Olivera. Dalla panchina del Napoli, Antonio Conte invita il giocatore a rialzarsi, accusandolo di accentuare il contatto. Dumfries reagisce, si alza e si avvicina al tecnico per un confronto ravvicinato.
L’episodio accende la tensione anche tra le panchine. Diversi giocatori nerazzurri intervengono per calmare la situazione, ma Lautaro Martínez non resta in silenzio. Il capitano argentino si avvicina e si lascia andare a un gesto eloquente verso il suo ex allenatore. Secondo le ricostruzioni, avrebbe mimato il “parli, parli”, seguito da un segno interpretato come “hai paura”, mentre dal labiale si intuiva un insulto in argentino.
Conte, visibilmente irritato, risponde con una frase colorita e viene ammonito dal direttore di gara Maurizio Mariani, che invece risparmia l’attaccante argentino.

Le parole di Conte e il precedente del 2021
“La partita era molto tosta e calda. Ci stanno i battibecchi. Ricordo che ho riportato l’Inter a vincere dopo dieci anni e li ho riportati ai livelli massimi. Lautaro è un grandissimo giocatore, ma due anni sono pochi per conoscere un giocatore.”
La tensione tra i due affonda le radici nel passato. Durante un Inter-Roma del 2021, ai tempi della pandemia e degli stadi vuoti, Conte sostituì Lautaro negli ultimi minuti. L’argentino reagì calciando una bottiglia e l’allenatore lo rimproverò a voce alta, con parole udibili da tutti. Un confronto poi chiarito, ma mai dimenticato.
Oggi la rivalità tra i due è riemersa con forza, segno che il rispetto resta, ma le emozioni del campo possono ancora riaccendere vecchie scintille. Il calcio, d’altronde, vive anche di questi contrasti che raccontano la passione e il carattere dei protagonisti.