L’esonero di Tudor non è stato figlio di una decisione affrettata. Il tecnico non paga solo la sconfitta contro la Lazio, e la confusione tattica in cui annegava la Juventus, ma anche una serie di dichiarazioni che non sono piaciute alla società. Secondo La Gazzetta dello Sport dietro l’esonero si nascondono delle fratture di fondo, sfociate in un clima interno insostenibile. Un rapporto ormai insostenibile.
John Elkann è stato decisivo per l’esonero di Tudor
Nei retroscena che stanno uscendo emerge la centralità di John Elkann nella scelta del club di esonerare Igor Tudor. Per il proprietario della Juventus è stata una notte di grande riflessione, ma al sorgere del sole la decisione era già stata presa: il patron ha considerato che il croato non aveva più niente da dare. Continuare avrebbe significato allontanarsi sempre di più dalle zone alte della classifica, inoltre l’atteggiamento di Tudor non è piaciuto alla società e a John Elkann.

Il rapporto tra la Juventus e Tudor era finto: svelato il motivo
Secondo quanto trapelato nelle ultime ore, in società si sarebbe arrivati a dire questo su Tudor: “Troppa confusione tattica equivale a zero identità”. Una frase che riassume meglio di mille parole quello che ha portato la società a prendere le distanze da Tudor. Infatti non sono state valutate solo le sconfitte ma anche il modo in cui queste sono arrivate. I bianconeri si muovevano all’interno di una confusione tattica destabilizzante per tutto l’ambiente, senza idee e nessun principio tattico. Un atteggiamento a cui può rispondere solo l’allenatore, come infatti dimostra l’esonero.