Spalletti fa infuriare i tifosi del Napoli e spiazza quelli della Juve: caso in conferenza

Napoli me la sono voluta tenere per ultima. Non avrei mai potuto allenare un’altra squadra in Italia. Quando uno è stato in quel contesto lì, ha vissuto partite da allenatore e ha indossato la maglia di Maradona, diventa difficile tornare da avversario“. Queste le dichiarazioni fatte lo scorso marzo da Luciano Spalletti, che hanno scatenato la furia dei tifosi del Napoli a seguito della decisione di accettare di sedersi alla guida della Juventus. Il neo tecnico bianconero ha chiarito bene cosa intendeva nella sua conferenza stampa di presentazione.

Spalletti non dimentica Napoli: “Il rapporto da parte mia resta intatto”

Luciano Spalletti, nel corso della conferenza stampa di presentazione da nuovo tecnico della Juventus, ha parlato anche della sua avventura a Napoli, sottolineando come il rapporto instauratosi con la gente non cambierà mai:

“Io ho lasciato qualcosa in tutte le città dove ho allenato. A Napoli è venuta fuori una cosa superiore per la bellezza del calcio che abbiamo fatto e per lo scudetto bellissimo che abbiamo portato a casa. Ho instaurato un rapporto con quella gente particolare e rimarrà così, da parte mia resta intatto”.

Luciano Spalletti nel corso della conferenza stampa di presentazione da nuovo allenatore della Juventus
Luciano Spalletti, nuovo allenatore della Juventus

Non è mancata anche una battuta sul tatuaggio tanto discusso:

“Stamattina dovevo fare le analisi e me lo sono fatto tirare dall’altro braccio perché non volevo che fosse toccato niente di qua. Avrò sempre tanti amici da Napoli che mi hanno ancora scritto. Andrò a Napoli e mi rimarrà sempre nel cuore”.

Nessun club dopo il Napoli, Spalletti fa chiarezza: “Intendevo quella stagione lì”

Luciano Spalletti ha poi rinnegato espressamente le parole degli scorsi mesi, affermando come si trattasse solo di una decontestualizzazione del suo discorso:

“Una cosa la voglio dire. Questo fatto di estrapolare quello che ho detto sul Napoli e della fine del rapporto che non mi sarei messo nessuna tuta di un’altra squadra, intendevo quella stagione lì. Vado dal presidente a dire che se mi lascia libero è meglio ma non per andare in un’altra squadra. Poi non è che debba smettere di fare l’allenatore, ma dopo quella stagione dovrò andare a fare altre esperienze. Questo fatto di chi va a prendere questa cosa per attaccare, si sappia che decontestualizzare una cosa dalla realtà che si capisce quali sono le intenzioni”.

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