Champions League, rivoluzione sui diritti tv in Italia? Tra Sky, Amazon, Dazn e Mediaset spuntano due novità!

La UEFA sta ridisegnando il mercato dei diritti televisivi per la Champions League e il prossimo ciclo porta con sé una svolta che coinvolge anche l’Italia. L’organizzazione mira a raggiungere 5 miliardi di euro a stagione e ha avviato una seconda asta dopo aver giudicato deboli le prime offerte. Nel nuovo scenario spuntano due piattaforme inattese e cresce la competizione tra operatori come Sky e Amazon, mentre l’assetto futuro potrebbe cambiare il modo in cui milioni di tifosi seguiranno il torneo.

La seconda asta e le mosse dei player italiani

La UEFA ha scelto di rilanciare l’intero processo commerciale, fissando la nuova scadenza per giovedì a mezzogiorno. L’obiettivo è spingere le offerte verso la soglia dei 5 miliardi di euro. Secondo quanto emerso, Sky ha già presentato la propria proposta, confermandosi un riferimento stabile nel panorama dei diritti sportivi. Amazon vuole rafforzare la sua presenza e punta sulle potenzialità dello streaming.

In questo contesto, l’Italia resta un mercato chiave. L’interesse delle piattaforme consolidate è forte, ma la posizione della UEFA apre il campo a una competizione più ampia e al possibile ingresso di soggetti che finora non avevano partecipato alle trattative.

McTominay contrasta Gotze per il possesso del pallone.
Intenso duello tra Napoli ed Eintracht Francoforte nella sfida di Champions League 2025, con McTominay e Götze tra i protagonisti del match.

Il pacchetto A1 e l’ingresso delle Big Tech

La novità più importante riguarda il Pacchetto A1. L’UEFA lo considera il prodotto di punta, pensato per convincere colossi globali come Netflix, Apple TV e DAZN a entrare nella corsa. Questo blocco comprende la miglior partita del martedì, la finale di Champions League e la Supercoppa Europea.

Le partite premium dovranno essere trasmesse in contemporanea mondiale e i club potranno apparire nello slot una sola volta per fase. Il nuovo formato valorizza anche il Pacchetto A2 e il Pacchetto B, che coprirà la maggior parte delle sfide del torneo.

La competizione tra tv tradizionali e nuovi player globali è solo all’inizio e potrebbe generare un cambiamento storico nel modo in cui le squadre europee, dal Real Madrid all’Inter, arriveranno nelle case degli appassionati. La sensazione è che questa fase di mercato rappresenti un passo importante per un calcio che vuole evolversi senza perdere la propria identità.

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