Caro Conte, tu non lo sai cosa significa per un italiano giocare contro la Germania

Caro Conte, forse tu non lo sai. Non lo sai che per gli italiani la partita contro la Germania non è solo calcio.

Non lo sai cosa si nasconde dietro Germania – Italia, cosa ci ha lasciato la storia, cosa significhi per centinaia di migliaia di persone.

Tu non lo sai e non ti interessa saperlo probabilmente, dall’alto del tuo lauto ingaggio percepito dalla Federazione Italiana. Ah, dimenticavo, quella stessa Federazione che hai già deciso di lasciare ancora prima di andare all’Europeo. Per soldi ovviamente. Perché Abramovich ti ricoprirà d’oro con undici milioni di euro a stagione e la possibilità di comprare quasi chiunque.

Ma i soldi non sono tutto.

C’è la storia, c’è l’onore, c’è la soddisfazione di sconfiggere l’eterno “nemico“.

E questa sera hai deciso di non saperlo, di non dargli importanza, schierando in parte le seconde linee come se la Nazionale giocasse col Poggibonsi, con tutto il rispetto.

Una difesa irriconoscibile e un centrocampo ancora peggio: forse i peggiori assetti della nostra storia per qualità tecniche.

Hai fatto quest’errore dimenticando il significato della gara con la Germania, non onorando quelle migliaia di italiani che ogni giorno vivono in una Nazione fredda non solo per le temperature ma soprattutto per la mancanza di amore verso chi sono stati costretti ad accogliere.

Avresti dovuto farlo per quei tedeschi che ci etichettano ogni volta con i peggiori stereotipi. Avresti dovuto per chiunque ricordi i gol di Grosso e Del Piero e le lacrime di quella tifosa sugli spalti del 2006. Quelle lacrime oggi si asciugano più in fretta con una mortificazione rimediata ma evitabilissima.

Perché la Nazionale Italiana non è così scarsa come hai voluto farla sembrare stasera. E tu non sei così sciocco da non saperlo.

Non ha senso concordare amichevoli per farsi umiliare. Giusto, tu avresti voluto gli stage.

Allora se non sei d’accordo con la progettualità, come è stato sempre evidente e dimostrato dal tuo addio anticipato in direzione Chelsea, regalaci un colpo di scena e lascia questo gruppo a chi ci crederà un po’ di più, nonostante qualche limite.

Con dieci euro non puoi sederti a un ristorante da 100 ma sicuramente puoi divertirti se ci sai fare. Se ci credi.

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