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Tutti pazzi per Ciciretti

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“Er Cicero” con la maglia della Roma

Tutto ebbe inizio un 12 giugno 2011, a Pistoia. La Roma riesce ad imporsi sui pari età del Varese in una finale al cardiopalma che consegna il tricolore Primavera ai giallorossini, arrivato solo grazie ad un gol ai supplementari di Montini, il quale aveva già segnato precedentemente per ben due volte. In quella rosa spiccano nomi come Politano, Antei, Barba, Caprari, Verre, Viviani e su tutti, Florenzi. Tra gli allora neocampioni vi era anche un altro ragazzetto terribile, un folletto di nome Amato Ciciretti. Il suo destino, parte proprio da qui. Dalla città che gli ha consegnato la prima gioia e dall’autore della tripletta che ha reso tutto questo possibile.

Il selfie nel derby

SU E GIU’ PER LO STIVALE – Da quel giorno Amato impara che non tutto nel calcio è scontato e al tempo stesso dovuto. La Roma, non credendo molto nel suo potenziale senza però avere la minima intenzione di lasciarselo scappare, comincia a girarlo in prestito. Il suo tour comincia a Carrara, con la Carrarese appunto, squadra che in quegli anni era gestita da un personaggio che vale quanto un blocco di marmo che quella splendida terra riesce ad offrire, tipo Gigi Buffon, per dire. Successivamente a L’Aquila, per poi approdare nella città a cui è legato il suo primo trionfo, Pistoia. Con l’Olandesina, così chiamata per via dei suoi colori che riecheggiano i Paesi Bassi, riesce a trovare continuità, cosa che ritrova anche a Messina, l’anno successivo. Il Cicero, come un buon romano e romanista che si rispetti (anche se è cresciuto per un breve periodo nelle giovanili della Lazio, ma non ditelo in giro) è uno dei fedeli devoti all’ottavo barra nono re di Roma, se si elencano tra gli dei del Campidoglio anche Falcao, ma soprattutto, quel vecchietto con la maglia numero dieci che gioca ancora. Proprio come lui e proprio nella città dello Stretto, dopo un gol nel derby contro la Reggina, decide di immortalarsi con i supporters giallorossi con un selfie. Nonostante le ottime prestazioni, la Roma lo ignora e per lui quel famoso salto di qualità sembra non arrivare mai, quasi come imprigionato dalla Fata Morgana, che proprio nello Stretto ha fatto morire uomini per un illusione. Ma il destino sa asempre regalarti qualcosa di nuovo.

Il gol ad Andria

ALL’OMBRA DELLA DORMIENTE – Il 2015-16 è l’annata della svolta. Legata sempre alla magia e al giallorosso, arriva la proposta di una squadra che sembra proprio colpita da un sortilegio e che proprio come Amatino, non riesce a compiere questo benedetto salto di qualità. Una squadra che doveva essere il trampolino di un altro suo compagno, Mattia Montini, quello della tripletta in finale, che rincontra però nella città sannita solo per breve tempo. Il Benevento unisce i propri sogni a quelli di Ciciretti, in quello che è diventato amore a prima vista. Alla guida di quella squadra vi era un siciliano verace, uno che la categoria la conosce bene, di nome Gaetano Auteri. L’esperto allenatore nelle prime giornate sembra non accorgersi del folletto romano, ma dopo il gol contro la Fidelis Andria in Puglia che regala tre punti al gong per gli Stregoni, è impossibile lasciarlo fuori. Lo “Special One” di Floridia come il più lungimirante degli artisti gli ricama un 3-4-3 nel quale lui era “el diez”, l’ala destra che fa saltare le difese avversarie. Dragon Ball, come amano chiamarlo in Campania, riesce ad accompagnare la vecchia streghetta dopo ottantasette anni in B.

Primo gol in B

LA B E LE SIRENE – Cambia la categoria, ma non cambiano le ambizioni del biondo capitolino. Via Auteri, dentro Baroni, il risultato è sempre lo stesso: Ciciretti gioca ed incanta. E’ suo il primo gol della Strega in B contro la Spal, a cui seguiranno quelli contro Verona e Bari, conditi da prestazioni da altra categoria e giocate impressionanti. Tutto questo fa in modo che i riflettori delle squadre di A vengano rivolti verso lui, anche Ventura ha deciso di convocarlo per i prossimi stage a Coverciano. Tra le squadre più interessate al gioiellino di Vigorito sembra un’altra campana, il Napoli, con la quale proprio ieri c’è stato un sondaggio sul Lungomare in un risorante con il dieci beneventano. Ciciretti deve solo avere i piedi puntati a terra, perchè di sirene ce ne saranno tante, soprattutto se vengono dal Golfo, soprattutto se vengono da Partenope.

 

 

 

 

This post was last modified on 16 Novembre 2016 10:55

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