È di questa mattina la news che fa sorridere tutti, specialmente i tifosi di tutte le squadre italiane. Alla fine il Governo ci ha ripensato e ha deciso di rivedere il precedente decreto: ha aperto alla presenza del 50% del pubblico allo stadio. Le modalità dei posti a sedere saranno a scacchiera e non ci sarà più il metro di distanziamento per le strutture all’aperto.
Governo, le novità della revisione del decreto
La notizia che fa felici tutti, tifosi del calcio e non, appassionati e non. Finalmente sarà possibile andare allo stadio e addirittura con il 50% della capienza, è arrivata la conferma ufficiale. Il Cts, dopo l’incontro con il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, ed il Governo, che da tempo è in contatto con le dirigenze dei vari club italiani, hanno dato esito positivo sulla riapertura degli stadi in zona bianca al 50% e la disposizione dei posti a sedere che avverrà secondo il criterio della scacchiera – è molto vantaggioso tutto ciò perché si annullerà il metro di distanziamento. Ovviamente gli ingressi saranno consentiti solo ai detentori del green pass: senza si è fuori. La soluzione è stata successivamente approvata dal Consiglio dei Ministri e pronta ad essere sottoscritta nella Gazzetta Ufficiale.
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Revisione decreto: ad approfittarne non saranno soltanto gli stadi
Felicità massima per i supporters dei calciatori, ma non saranno gli unici. È ufficiale anche un aumento dell’apertura degli impianti al chiuso, che passeranno così dal precedente 25% al prossimo 35% della capienza, per la gioia dei supporters di tutti gli sport svolti al coperto, fra i quali basket e pallavolo.
Governo, ora sarà bagarre alle biglietterie
Grazie a questo cambiamento, ora saranno felici anche i rivenditori dei biglietti delle partite, ma anche i club stessi che finalmente potranno riiniziare a vedere qualche entrata proprio dalle vendite dei biglietti. E quale miglior notizia ci poteva essere se non la riapertura degli stadi proprio a due settimane prima dell’inizio del nuovo campionato? Di sicuro sarà bellissimo, non vedremo l’ora.