“Chi è la favorita?” Italia-Macedonia del Nord: parole a sorpresa di Mancini

Ha parlato in conferenza stampa Roberto Mancini, CT della nazionale, alla vigilia della semifinale playoff contro la Macedonia del Nord. L’allenatore della Nazionale ci ha tenuto a sottolineare le insidie che può riservare un match come questo, da dentro o fuori, e ha risposto alla spinosa situazione del rigorista. Di seguito le sue parole.

Playoff Mondiali
Mancini Italia Macedonia del Nord

Sulle tattiche provate: “Non abbiamo avuto tanto tempo, i ragazzi arrivano e devono recuperare dalle fatiche, dai viaggi. Abbiamo provato qualcosa nella mezza giornata di ieri e proprio per questo motivo abbiamo confermato i ragazzi dell’Europeo. Si conoscono bene e sanno ciò che dobbiamo fare”.

Su chi dovrebbe battere un eventuale rigore: “Dopo i 2 della Svizzera Jorginho ne ha segnati sette di seguito, ha ritrovato la precisione… Non sarà un problema, se ci sarà un rigore lo tireremo.

Sul vantaggio che può riservare avere in rosa nove giocatori dello spareggio 2017: “Non lo so se può essere un vantaggio o meno, questo fa parte della vita di uno sportivo. Ci sono momenti entusiasmanti e altri di delusioni, magari si potesse solo vincere… Come ha detto Chiellini, basta essere concentrati su ciò che dobbiamo fare: l’Italia sa giocare bene a calcio e noi dobbiamo pensare al campo, non ad altre cose”.

Sulla favorita di questi playoff: “Si parte tutti uguali, tutte le gare partono dallo 0-0 e in 90 minuti può accadere qualsiasi cosa. Le partite vanno giocate tutte, anche quelle che sembrano scontate. Non credo ci siano favoriti“.

Sul probabile andamento della gara di domani: “Non credo la gara di domani sarà da risolvere il prima possibile, partiamo dallo 0-0, non c’è un risultato da ribaltare. Loro si difendono bene e hanno qualità tecniche, hanno vinto in Germania. Dobbiamo rimanere tranquilli e fare la nostra partita”.

Sulle differenze rispetto ai match da dentro o fuori di otto mesi fa: “Non è cambiata la Nazionale, abbiamo sempre provato a fare il nostro gioco. Quando prepari un Europeo o un Mondiale hai tempo, quando giochi partite durante la stagione hai meno tempo. Però la squadra non è cambiata molto”.

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